venerdì 22 gennaio 2010

Razzismo: solo memoria?

È dedicato al ricordo di alcune delle minoranze perseguitate dalle leggi razziali - ebrei, zingari, omosessuali, portatori di handicap – il Concerto che il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dedica quest’anno al Giorno della Memoria, e che avrà luogo come ormai consuetudine al Teatro Goldoni mercoledì 27 gennaio, data in cui si commemora la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945.
Ma l’edizione 2010, la nona da quando è stata istituita la ricorrenza con legge dello Stato, porta un titolo che è una domanda, e che vuole suscitare la riflessione proprio alla luce dei recenti fatti di cronaca avvenuti in Italia e nel mondo: “RAZZISMO, SOLO MEMORIA?”
Perché non solo il credo religioso, ma anche la diversità fisica, o la provenienza, o gli orientamenti sessuali, o la povertà possono, ancora, suscitare discriminazione e violenza; e dunque non solamente un ricordo è quello che si vuole onorare, ma un’analisi e una presa di coscienza doverosamente attuali.
Attraverso l’esecuzione musicale di brani di Eisler, Britten, Rodrigo, Ben Haim, la lettura di testi liberamente tratti da pagine Jean Carol, Bertolt Brecht, Otto Rosenberg, Giovanna Boursier, Annamaria Masserini, Jean Le Botoux, Jean-Michel Lecomte, Heinz Heger, Benno Müller-Hill e proiezioni video verranno rievocate le persecuzioni perpetrate nei confronti dei “diversi”, nel corso di una serata ideata da Yehezkel Yerushalmi, Primo Violino dell’Orchestra del Maggio, con la regia e drammaturgia di Marina Bianchi, alla quale prendono parte gli attori Augusta Gori e Marco Zannoni, e gli Strumentisti del Maggio ai quali si aggiungono il baritono Brian Garth Nickel e il chitarrista Luigi Attademo.
Di particolare interesse la partecipazione dell’Alexian Group, un complesso di musicisti Rom che eseguiranno, in memoria dell’olocausto dei loro padri, musiche della tradizione rom composte e arrangiate dal fondatore Alexian Santino Spinelli.
Hanns Eisler, tedesco ed ebreo, fu costretto ad emigrare e visse parte della sua vita in America, da dove fu poi espulso perché marxista; Benjamin Britten omosessuale dichiarato, visse in Inghilterra e fu risparmiato, ma fu sempre molto sensibile al tema delle persecuzioni e della guerra; Joaquìn Rodrigo, compositore spagnolo, non vedente dall’età di tre anni, scrisse nel 1939 il Concerto di Aranjuez per chitarra, di cui è celeberrimo l’Adagio che viene eseguito, contro le sofferenze della guerra; Paul Ben Haim (Paul Frankburger) tedesco, dovette fuggire, perché ebreo, da Monaco di Baviera e visse in Israele.
Il concerto è in collaborazione con la Comunità Ebraica di Firenze, e l’ingresso è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

martedì 19 gennaio 2010

I Comediants debuttano all'opera: "L'italiana in Algeri" come un musical mediterraneo

Surreale, onirica, coloratissima e danzata come fosse un musical: è la nuova produzione de L’ITALIANA IN ALGERI di Gioachino Rossini, in scena al Teatro Comunale di Firenze dal 22 al 29 gennaio nell’ambito della Stagione 2009-2010 del Maggio Musicale, che segna il debutto assoluto in Italia nella regia lirica della celebre compagnia teatrale catalana Comediants. Mentre la Fura dels Baus punta sulle moderne tecnologie, i Comediants utilizzano il linguaggio proprio della commedia dell’arte e del teatro popolare: così, nella loro visione artistica, qualsiasi spazio diventa palcoscenico, qualsiasi oggetto è strumento di comunicazione con il pubblico. A contatto con la geniale drammaturgia rossiniana dell’Italiana in Algeri, la fantasia dei Comediants divampa, inventando immagini di grande originalità ma in perfetta sintonia con la travolgente partitura del Pesarese: ambientata su una spiaggia mediterranea, la vicenda si popola di una variopinta moltitudine di personaggi bizzarri e stravaganti, in un continuo susseguirsi di esilaranti situazioni che si sviluppano nell’arco di una sola giornata, dal crepuscolo fino ad una notte calda e conturbante, in cui si mescolano solitudine, amore, sesso e piacere. “Il mare è il grande protagonista, l’elemento che tutto attrae e trascina”, spiega il regista Joan Font, fondatore e direttore dei Comediants dal 1971. “Incarna lo spirito d’avventura e rappresenta il movimento permanente. Così, anche se vi sono scene d’interni, il mare è sempre presente. E non è un mare qualsiasi: è la ricostruzione del Mediterraneo, vissuto attraverso i sensi”. Il nuovo allestimento è frutto di una coproduzione virtuosa fra quattro grandi teatri internazionali: oltre al Maggio Fiorentino, il Teatro Real di Madrid, l’Opéra National de Bordeaux e la Houston Grand Opera. Le scene e i costumi sono di Joan J. Guillén, la coreografia di Xevi Dorca, le luci di Albert Faura.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Enrique Mazzola, direttore molto apprezzato a livello internazionale sia in campo sinfonico che operistico, dal 1999 al 2003 “anima” del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano e che torna a Firenze dopo il successo ottenuto nel 2006 con La finta giardiniera di Mozart con i giovani di Maggio Formazione.
Composta nel 1813 per il Teatro di San Benedetto a Venezia, L’italiana in Algeri è, con Il barbiere di Siviglia e La Cenerentola, uno dei capolavori buffi di Rossini mai usciti dal repertorio. Al Teatro del Maggio vanta una lunga serie di edizioni a partire dal lontano 1930 e nelle quali si sono esibite, nel personaggio protagonista dell’affascinante e seducente Isabella, alcune delle più ammirate primedonne del Novecento: Conchita Supervia, Gianna Pederzini, Fedora Barbieri, Lucia Valentini Terrani, Vesselina Kasarova. Adesso è la volta di Daniela Barcellona, uno dei maggiori contralti dei nostri giorni, beniamina del pubblico fiorentino che l’ha già applaudita in opere di Rossini come Il barbiere di Siviglia e Tancredi, oltre che nell’Orfeo ed Euridice di Gluck. Al suo fianco altri eccezionali interpreti del repertorio rossiniano come Simone Alaimo (Mustafà), John Osborn (Lindoro) e Bruno de Simone (Taddeo); completano il cast Patrizia Cigna (Elvira), Katarina Nikolic’ (Zulma), Vincenzo Taormina (Haly). Nella recita del 28 gennaio canteranno invece Manuela Custer (Isabella), Carlo Lepore (Mustafà), Enea Scala (Lindoro), Marco Filippo Romano (Taddeo) e Walter Franceschini (Haly, anche il 26 gennaio).
Le cinque rappresentazioni dell’Italiana in Algeri sono in programma venerdì 22, martedì 26, giovedì 28 e venerdì 29 gennaio alle ore 20.30; domenica 24 pomeridiana alle ore 15.30.
I biglietti, ancora disponibili per tutte le recite da 25 a 85 euro, possono essere acquistati online sul sito www.maggiofiorentino.com, alla Biglietteria del Teatro Comunale e al Box Office di Firenze. Per i possessori di Maggio Card biglietto a 10 euro.

Per prepararsi all’opera, mercoledì 20 gennaio, alle ore 21, al Piccolo Teatro del Comunale Giovanni Vitali presenta al pubblico L’italiana in Algeri con ascolti tratti dall’opera di Rossini e da quella di Luigi Mosca che ne costituisce il diretto antecedente. Ingresso libero.

La prova generale di giovedì 21, alle ore 20.30, è aperta a favore del Comitato Toscana dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC). Il contributo minimo per assistere allo spettacolo è di 25 euro. I biglietti possono essere ritirati al Box Office, alla segreteria AIRC del Comitato Toscana (Via Cavour 21, dal lunedì al venerdì, ore 9-13, tel. 055 217098, com.toscana@airc.it) e direttamente al Teatro Comunale un’ora prima l’inizio dello spettacolo.

giovedì 14 gennaio 2010

Mehta, doppio concerto con amici

È un programma di stampo ottocentesco, con cinque autori diversi e pagine che coprono quasi 130 anni di storia della musica, quello con cui il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino saluta sabato 16 gennaio e domenica 17 (pomeridiana) al Teatro Comunale il ritorno sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio del suo Direttore Principale ZUBIN MEHTA.
Ed è stato proprio il Maestro a scegliere di presentarsi con due dei suoi amici e colleghi – così ama lui stesso definirli – dell’Orchestra del Maggio, le “prime parti” DOMENICO PIERINI e LUCA BENUCCI, per metterne in evidenza le doti di virtuosi che li fanno apprezzare anche nelle rispettive carriere solistiche, all’estero e con i più grandi direttori e complessi internazionali.
Così Pierini, che proprio Mehta ha scelto quando aveva poco più di vent’anni come Primo Violino del Maggio, e che collabora come Spalla anche con la Filarmonica della Scala, con Santa Cecilia e con l’Orchestra del Festival di Lucerna sotto la direzione di Claudio Abbado e di Riccardo Muti, e suona un magnifico Guadagnini del 1767 appartenuto a Joseph Joachim concessogli dalla Fondazione Peterlongo, si esibirà in due delle pagine più celebri del repertorio violinistico, la Romanza in fa maggiore op.50 di Ludwig van BEETHOVEN e la Tzigane di RAVEL, Rapsodia da concerto ispirata per curiosa coincidenza dalla pronipote di Joachim, la violinista ungherese Jelly d’Aranyi morta a Firenze nel 1966; mentre Benucci, diplomato al Conservatorio di Firenze e perfezionatosi a Chicago, dal ’95 Primo Corno del Maggio dopo esserlo stato a Lipsia e regolarmente invitato dalla Israel Philharmonic, dai Berliner e a Chicago da direttori quali Thielemann, Rattle, Pappano e Barenboim, potrà sfoderare le sue abilità musicali e stilistiche nel magnifico Concerto n.1 in mi bemolle maggiore op.11 per corno e orchestra di Richard STRAUSS, il primo dei due che il grande compositore tedesco scrisse per lo strumento suonato dal padre, Primo Corno a Monaco di Baviera.
Ad incorniciare i brani con i solisti, in apertura la Sinfonia in re maggiore Hob. I:104 di Franz Joseph HAYDN, l’ultima fra quelle composte a Londra dal padre del Classicismo, e il Te Deum in do maggiore per soli, coro e orchestra di Anton BRUCKNER, grandioso affresco “ad majorem Dei gloriam”, destinato originariamente a coronarne la Nona Sinfonia poi rimasta incompiuta, in cui divine e cosmiche grandezze si alternano a momenti di devoto raccoglimento affidati alle voci soliste che sono quelle del soprano Sabina von Walther, del mezzosprano Anna Maria Chiuri, del basso Günther Groissbock e del tenore John Osborn, che trovandosi già a Firenze per le prove de L’italiana in Algeri si è generosamente reso disponibile a sostituire il collega Jörg Schneider, che ha dovuto rinunciare per motivi di salute. Si deve proprio a Mehta l’ultima esecuzione al Comunale, ormai undici anni fa, nel 1999, del Te Deum, brano di non frequente ascolto quanto di potente e commossa religiosità; e l’intera impaginazione del concerto riflette come un compendio le predilezioni musicali del Maestro, spaziando fra alcuni dei suoi autori di riferimento e sull’evoluzione del sinfonismo tedesco speziato dalle magìe di sublimi orchestratori.

I due concerti sono pressochè esauriti: restano disponibili solo alcuni ultimissimi biglietti in seconda galleria. Info: tel 055 2779350.


Firenze, Teatro Comunale
Sabato 16 gennaio 2010, ore 20.30 – domenica 17 gennaio, ore 16.30
Direttore ZUBIN MEHTA
Violino Domenico Pierini – Corno Luca Benucci
Musiche di Haydn, Beethoven, Ravel, R. Strauss, Bruckner

martedì 12 gennaio 2010

Una "Cenerentola" in formato Bignami

Maggio Musicale Fiorentino a tutto Rossini per l’inizio del 2010: mentre al Teatro Comunale fervono le prove della nuova produzione dell’Italiana in Algeri, nel prezioso scrigno ottocentesco del Teatro Goldoni va in scena una curiosa riduzione di un altro grande capolavoro comico del compositore pesarese, LA CENERENTOLA. A realizzarla è Venti Lucenti, l’associazione fiorentina che dal 1992 si occupa di diffusione della cultura teatrale e musicale in tutte le fasce di pubblico. Anche questo è uno spettacolo per grandi e piccini e come tale avrà delle rappresentazioni al mattino riservate alle scuole (19, 20, 21, 22, 23 e 26 gennaio alle ore 10.30) e due recite serali aperte al pubblico: martedì 19 e sabato 23 gennaio alle ore 20.30.
Dai Grimm a Perrault, dall’Asia all’Egitto, Cenerentola è una delle fiabe più popolari al mondo: culture lontanissime fra loro la raccontano e la interpretano da secoli come anche Gioachino Rossini scrive la sua nel 1817 e da allora ha conquistato il pubblico. Il racconto delle vicende di Cenerentola, e dell’intrigante intreccio drammaturgico, sarà sviluppato con l’utilizzo di attori che illustreranno e racconteranno attraverso gag e accelerazioni narrative alcuni momenti salienti della vicenda: la messa in scena dei fondamentali momenti dell’opera, cantati da professionisti, sarà supportata da scene narrate e recitate che coinvolgeranno i ragazzi nella rappresentazione. La fiaba di Cenerentola continua a sbalordire e a catturare l’immaginazione anche grazie alla struttura interna della narrazione: il riscatto “sociale” dovuto alle doti di dolcezza, intelligenza e grazia della protagonista che, da sguattera della casa, diventa principessa, hanno a che fare con i timori e le aspettative di un pubblico così giovane. L’autostima, le incertezze dei sentimenti e l’oltranza con la quale vengono vissuti, la voglia di crescere e trovare la soluzione a tutti i problemi attraverso un incontro fondamentale che cambierà per sempre la nostra vita e di colpo realizza i nostri sogni. Finito lo spettacolo ognuno porterà con sé il suo piccolo, magico amuleto, un amuleto che ci farà riconoscere dalla fortuna e dall’amore.
La Cenerentola realizzata da Venti Lucenti su progetto di Daniele Bacci si avvale della regia e scrittura scenica di Manu Lalli; la riduzione musicale e la direzione sono di Claudia Gori, impegnata anche al pianoforte; partecipano Andrea Masini al fagotto, Sabrina Malavolti e Davide Bandieri al clarinetto. I cantanti sono Alvaro Lozzano, Emilio Marcucci, Cosimo Vassallo e Caterina Tartaglione, gli attori Michele Monasta, Niccolò Franchi, Chiara Casalbuoni e Stefano Mascalchi. Le scene sono dello Studio Ink Link.
I biglietti, a 15 euro, possono esser acquistati alla Biglietteria del Teatro Comunale e al Teatro Goldoni un’ora prima l’inizio degli spettacoli. Per i possessori di Maggio Card biglietto a 10 euro.

venerdì 8 gennaio 2010

Stefano Bollani Danish Trio in "Stone in the Water"

MaggioDue - L'altra musica e Music Pool – Network Sonoro 2010
presentano

Lunedì 18 Gennaio, ore 21:00
Firenze, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Stefano Bollani Danish trio
Stone in the Water

Il sodalizio di Stefano Bollani con il contrabbassista Jesper Bodilsen e il batterista Morten Lund, nato quasi per caso nel 2002 si è consolidato sino ad assumere una fisionomia stabile. Bodilsen e Lund sono considerati dalle loro parti eredi naturali del leggendario tandem ritmico formato negli anni Sessanta e Settanta da Niels Henning Arsted Pedersen e Alex Riel. Il trio è entrato per la prima volta in studio nel 2003, per registrare l'album 'Mi ritorni in mente' - brani di disparata provenienza, tra standard americani e canzoni italiane quali "Se non avessi più te" - proseguendo a collaborare dal vivo e nuovamente su disco. Racconta in proposito Jesper Bodilsen: "Quando abbiamo parlato di un nuovo disco insieme, ho inviato a Stefano le partiture di 15 canzoni di autori scandinavi, tra cui quelle che sono poi finite nel disco. Gli arrangiamenti sono in prevalenza di Stefano e quando eravamo in tour, io e lui passavamo le mattine a lavorarci sopra. Poi, Morten ha dato il tocco finale aggiungendo le sue idee. Il nuovo cd "Stone in the Water" ha come protagonita il "Danish Trio" del brillante Stefano Bollani, gruppo che affina la propria sensibilità nel campo dell’improvvisazione ormai da sei anni, è uscito nel settembre del 2009 per ECM. Il bassista Jesper Bodilsen ed il batterista Morten Lund (entrambi al loro esordio su ECM) hanno al loro attivo una collaborazioneche dura da più di quindici anni. I tre musicisti si muovono con grande finezza attraverso un affascinante programma che include nuovi brani di Bollani e Bodilsen, ballad di Caetano Veloso, Antonio Carlos Jobim, ed un'improvvisazione su Poulenc "Improvisation 13 en mineur", apportando nuovi colori e sfumature al genere pianistico.

prevendite on line:
www.maggiofiorentino.com
www.eventimusicpool.it
altre prevendite Box Office tel. 055/210804
Prezzi: I e II galleria 25; platea 30,00/35,00 oltre diritti prevendita
Info: Organizzazione 055 287222 - 055/240397
Ufficio Stampa 055/243799