venerdì 29 ottobre 2010

"Figaro": debutto operistico per Arild Remmereit


Debutti importanti e cast d’eccezione per Le nozze di Figaro, la commedia per musica di Wolfgang Amadeus Mozart che dal 2 al 9 novembre torna al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con la brillantissima regia di Jonathan Miller.
Dirige per la prima volta un’opera a Firenze il norvegese ARILD REMMEREIT, applaudito recentemente in concerto, debutta Olga Peretyatko (Susanna), e sono invece prestigiose certezze tutti gli altri interpreti, fra cui spiccano il Figaro di Vito Priante, la Contessa Rachel Harnisch, il Conte d’Almaviva Pietro Spagnoli, Ruxandra Barac come Cherubino, Laura Cherici come Marcellina; Serena Farnocchia e Auxiliadora Toledano cantano nella recita del 5.
Autentico sequel del Barbiere di Siviglia, la “folle giornata” ideata da Beaumarchais da cui Lorenzo Da Ponte trasse un libretto perfetto che segnò l’avvìo della collaborazione con Mozart, fu all’epoca considerata scandalosamente sovversiva, e di conseguenza censurata e vietata, per la denuncia sociale sottesa ai ruoli interscambiabili fra nobiltà e servitù, e per la frenesia erotica che pervade tutti, fra manovre, nascondigli, travestimenti e tradimenti. Dopo la prima rappresentazione a Vienna nel 1786, fu proprio Firenze ad ospitare la prima in Italia due anni più tardi, al Teatro alla Pergola.
Sette le precedenti produzioni realizzate dal Teatro del Maggio, a partire da quella del 1937 con Bruno Walter sul podio, fra cui alcune memorabili come le edizioni dirette da Gui nel ’65 e da Muti nel ’79 (con la regia di Vitez). Fu Zubin Mehta nel 1992 a tenere a battesimo l’allestimento che ora viene ripreso, con le eleganti scene di Peter J. Davison, i costumi di Sue Blane e la spumeggiante regia di Miller, capace di muovere con precisione cronometrica il complesso ingranaggio dei giochi e degli equivoci, da subito accolta con grandissimo successo ed ora rimontata da Gianfranco Ventura, già al fianco di Miller e Mehta nella trilogia Mozart-Da Ponte da loro realizzata a Firenze.
Arild Remmereit, classe 1961, diplomato in canto, composizione e pianoforte classico e jazz, ha studiato anche con Zubin Mehta a Vienna, ed è stato per diversi anni assistente di Leonard Bernstein. Dalla stagione 2011-2012 sarà Direttore musicale della Rochester Philharmonic Orchestra, ed ha diretto orchestre prestigiose come i Münchner e i Bamberger Philharmoniker, i Wiener Symphoniker, la BBC e la Pittsburgh Symphony; nel 2005 ha debuttato alla Scala con Gli stivaletti di Čajkovskij.
Per le quattro recite – martedì 2 novembre, venerdì 5 e martedì 9 alle 20.30, domenica 7 alle 15.30 – ci sono ancora pochissimi posti liberi. La prima rappresentazione sarà trasmessa in diretta da RAI Radio3 con cronache e commenti a cura di Andrea Penna.
Sono invece disponibili i biglietti per il concerto straordinario che ZUBIN MEHTA dirigerà il 18 novembre in occasione di Florens 2010, a coronamento della giornata inaugurale del Forum Internazionale dei Beni Culturali ed Ambientali. L’appuntamento è stato aperto anche al pubblico, e considerato che gli altri concerti di Mehta in cartellone sono tutti sold out da tempo, e che il programma prevede la Sinfonia da La forza del destino di Verdi, la Jupiter di Mozart e la Settima Sinfonia di Beethoven, si tratta davvero di un’occasione imperdibile.
Info: tel 055 2779.350, www.maggiofiorentino.com.

giovedì 28 ottobre 2010

Amianto: il Maggio garantisce tutela salute


La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino considera da sempre come prioritaria la salute dei propri lavoratori e di tutti gli spettatori, a tutela della quale ha da molti anni attivato con estrema sensibilità e sollecitudine ogni controllo e procedura che garantissero la salubrità dei luoghi di lavoro e di quelli aperti al pubblico.
A seguito delle notizie riportate oggi dalla stampa, ribadisce che gli ambienti della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino risultano privi di contaminazione ambientale da amianto per fibre aerodisperse. Tutti i risultati dei monitoraggi finora eseguiti dalla riapertura del teatro, dopo la bonifica del 1991, sono stati consegnati all'organo di vigilanza pubblico (ASL) e direttamente al Sig. Paolo Rombi, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, che ha firmato per ricevuta il 18/02/2010.
Dal 2001 è stato seguito un programma di bonifica interna condiviso e controllato dall'organo di vigilanza in ambienti confinati senza alcuna contaminazione con quelli adiacenti.
Per quanto riguarda il periodo antecedente al 1991, è stato elaborato dalla Fondazione, in accordo con l'ASL, un elenco di lavoratori soggetti a possibile esposizione professionale ad amianto, per i quali è stato attivato un programma di sorveglianza sanitaria mirata.
Al di fuori di tale elenco, la Fondazione non ha mai ricevuto alcuna comunicazione di eventuali altre patologie correlabili con una pregressa esposizione ad amianto per lavoratori ex dipendenti.
La Fondazione non condivide il procurato allarme apparso sui giornali e ribadisce ai propri dipendenti ed al pubblico che all'interno del teatro non è presente rischio alcuno per la salubrità dell'aria, in quanto tutti i monitoraggi hanno dato valori di presenza di amianto aerodisperso simili o addiritttura inferiori a quelli rilevabili in ambiente esterno urbano.

martedì 19 ottobre 2010

Per "Pollicino" 30 ragazzi in scena al Piccolo Teatro


Era il 1980, esattamente trent’anni fa, quando POLLICINO, la “favola per musica” di Hans Werner HENZE debuttava a Montepulciano, interpretata dai ragazzi del luogo con l’entusiasmo di tutto il paese coinvolto, in quella straordinaria fucina di sperimentazioni che fu il Cantiere Internazionale d’Arte creato da Henze stesso.
Dopo pochi anni, nel 1987, Pollicino approdò al Teatro Comunale, in un’edizione applauditissima che schierava le giovani voci e i giovani strumentisti della Scuola di Musica di Fiesole diretti da Mauro Ceccanti, e nei ruoli adulti previsti dalla partitura una strepitosa Fedora Barbieri nei panni dell’Orchessa, un popolare cantante di musica leggera come Ricki Gianco in quelli dell’Orco e l’attore Mario Pachi in quelli del Lupo.
Ora, dal 21 ottobre per le scuole, dal 22 per gli spettatori di ogni età, il capolavoro di Henze torna al Piccolo Teatro del Comunale, protagonisti ancora i ragazzi di Fiesole, i Giovani Madrigalisti istruiti da Joan Yakkey, e i Ragazzi Cantori di Firenze preparati da Marisol Carballo: entrambe parteciparono alla precedente edizione, ventitre anni fa.
Sul podio, invece, questa volta c’è il direttore musicale ed artistico del Teatro Principal di Palma de Mallorca FRANCISCO BONNIN,  mentre la regia è firmata da un grande nome internazionale come DIETER KAEGI. Nuovo l’allestimento creato da ITALO GRASSI, il Direttore degli allestimenti del Teatro del Maggio e scenografo apprezzato (sue le scene per la Betulia liberata diretta da Muti al Festival di Salisburgo), che ha coinvolto, oltre ai laboratori e alla sartoria del Maggio, anche l’Istituto Statale d’Arte di Montemurlo nella realizzazione dei costumi.
Le parti dei genitori sono interpretate da Marcello Lippi, Patrizia Orciani e Barbara Lo Faro, ma gli autentici protagonisti della favola - che nel libretto di Giuseppe Di Leva mescola elementi tratti da Collodi, Grimm e Perrault – sono Pollicino, i suoi fratelli, gli animali del bosco e le figlie dell’orco capitanate dalla dolce Clotilde, per amore della quale Pollicino e gli tutti gli altri non faranno più ritorno a casa, lasciandosi alle spalle un mondo ostile per aprirsi con coraggio alla vita. E se il testo è pedagogico, il materiale musicale ideato da Henze costituisce, per affermazione stessa dell’autore, un autentico “corso musicale intensivo” per i giovanissimi chiamati a dargli voce e suoni.
Quattro le recite del mattino riservate alle scuole (21, 26, 27, 28 ottobre, ore 10.00), tre quelle per il pubblico di tutte le età, venerdì 22 e venerdì 29 ottobre alle 20.30, sabato 23 alle 15.30: tutte già esaurite.

sabato 16 ottobre 2010

Lang Lang: pianostar, dalla Cina con furore


Autentica star del panorama mondiale, definito dal New York Times “l’artista più richiesto sulla scena internazionale della musica classica”, protagonista di concerti che scatenano deliri, e di recente addirittura inserito nel “Time 100”, l’elenco delle cento personalità più influenti del mondo stilato dal Time Magazine: è il pianista cinese Lang Lang, che martedì 19 ottobre (Teatro Comunale, ore 20.30) torna a Firenze per un attesissimo recital, appuntamento musicale nato dalla rinnovata collaborazione fra gli Amici della Musica e il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Un ritorno all’insegna di un programma assai variegato, che potrà mettere in luce il multiforme talento che ha reso celebre ovunque Lang Lang: il Beethoven ancora legato ai canoni classici della Sonata op. 2 n. 3, affiancato a quello invece più intenso della Sonata op. 57 Appassionata; l’Albéniz del Libro primo di Iberia, raffinato evocatore di atmosfere iberiche; e il Prokof’ev modernissimo della Sonata n. 7, cavallo di battaglia di Sviatoslav Richter, pagina sconvolta da accenti violenti e cupi, riflesso inquietante degli anni della Seconda Guerra Mondiale in cui venne scritta.
Protagonista della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici a Pechino (2008) e di quella per l’assegnazione del Nobel per la pace al presidente americano Barack Obama (2009), Ambasciatore Culturale della Cina, ospite della celebre trasmissione “Oprah Winfrey Show”, Lang Lang è attivissimo nella diffusione della musica presso i giovani; nominato Ambasciatore dell’UNICEF, è considerato il simbolo delle nuove generazioni cinesi. È stato il primo artista cinese ad aver suonato con i Berliner e i Wiener Philharmoniker, e si esibisce regolarmente al fianco di prestigiose bacchette come Barenboim, Chailly, Dutoit, Gergiev, Jansons, Mehta, Maazel, Muti, Ozawa, Temirkanov. Ha suonato per Alberto II di Monaco, Kofi Annan, George W. Bush, Elisabetta II d’Inghilterra, Vladimir Putin, ed è inoltre presidente del Montblanc de la Culture Arts Patronage Award Project.
Iniziato lo studio del pianoforte a tre anni, nella natia Shenyang, a cinque ha tenuto il suo primo concerto come solista, a nove è entrato al Conservatorio Musicale Centrale di Pechino; a diciassette anni ha raggiunto la notorietà grazie a una sostituzione dell’ultimo momento, eseguendo il Concerto n. 1 di Čajkovskij con la Chicago Symphony Orchestra. Da allora Lang Lang cavalca l’onda di un formidabile successo planetario, che lo vede particolarmente attivo anche in ambito discografico.
Biglietti ancora disponibili da 25 a 55 euro.
Info: 055 607440 – 055 608420 – 055 2779350
www.amicimusica.fi.it - www.maggiofiorentino.com

giovedì 14 ottobre 2010

Tris di esauriti per il Maggio e replica straordinaria di "Trois Histoires" al Teatro Goldoni mercoledì 20


Con l’andata in scena del trittico di coreografie di Fabrizio Monteverde Trois Histoires il Maggio Musicale Fiorentino ha completato la sua triplice inaugurazione della Stagione concertistica, lirica e di danza. E sono stati tre successi pieni, sottolineati dal tutto esaurito registrato dal Porgy and Bess “giovane” diretto da Marshall, dalla Salome di Strauss (ultima replica venerdì 15 ottobre) e dai balletti al Teatro Goldoni.
Proprio l’esito felicissimo incontrato dalla serata di balletto, e il sold out delle successive recite di sabato e domenica, ha indotto la Direzione del Teatro del Maggio ad aggiungere una replica straordinaria al Goldoni.
MaggioDanza potrà così proporre anche mercoledì 20 ottobre, alle ore 20.30, i tre titoli di Monteverde – Era eterna sull’Incompiuta di Schubert, Poltrondamore dal racconto di Savinio e Boléro, sulla celeberrima partitura di Ravel, riletto in chiave cinematografica – a tutti coloro che, anche in occasione della “prima”, non hanno trovato posto nella deliziosa “bomboniera” lorenese in Oltrarno.
Biglietti da da 15 a 25 euro, online su www.maggiofiorentino.com, telefonando allo 055 2779.350, via email all’indirizzo tickets@maggiofiorentino.com, al Box Office, alla Biblioteca delle Oblate, alla Libreria Giunti al Punto in via Guicciardini, all’APT di via Cavour, ma anche direttamente al Teatro Goldoni prima degli spettacoli.

mercoledì 13 ottobre 2010

MaggioDanza in "Trois Histoires"

James Conlon, nozze d'argento con il Maggio


Era il maggio del 1985 quando James Conlon, giovane direttore statunitense, debuttava sul podio del Maggio Musicale Fiorentino, inaugurando il Festival del quale era responsabile artistico quell’anno Fedele D’Amico con un Don Carlos che venne acclamato dalla critica: Massimo Mila sulla Stampa scriveva che il Maestro avrebbe pienamente meritato  “un avvenire luminoso”, Leonardo Pinzauti sulla Nazione che “la sua presenza ha costituito uno degli apporti di maggior rilievo espressivo, eccellente direttore da tener presente per le più impegnative imprese”, Duilio Courir sul Corriere della Sera lo definiva “la sorpresa più convincente, dal gesto perentorio che ci ha fatto ricordare l’esordio folgorante di Schippers a Spoleto”, Lorenzo Arruga sul Giorno che per la sua “lettura di grande magistero tecnico e di grande vivacità drammatica è sembrato uno dei grandi protagonisti della serata”.
Tre anni dopo guidava la tournée dell’Orchestra al Festival di Edimburgo, e da allora la presenza nei cartelloni fiorentini di Conlon – attuale direttore musicale dell’Opera di Los Angeles e del Ravinia Festival, delle attività estive della Chicago Symphony Orchestra e del Cincinnati May Festival, dopo essere stato per un decennio direttore principale dell’Opéra di Parigi, e prima ancora di Colonia e della Filarmonica di Rotterdam, da trent’anni ospite del Metropolitan di New York - è stata costante e preziosa, con molto Verdi, Čajkovskij, Šostakovič, Wagner: memorabile la sua Chovanscina nel 2004, ma anche la riscoperta di autori come l’amato Zemlinsky, con Der Zwerg (Il nano) e i lavori sinfonici, fino alla recente ripresa di Lady Macbeth del distretto di Mzensk immortalata in un DVD della Arthaus appena uscito.
Per le “nozze d’argento” con il Maggio, che verranno festeggiate giovedì 14 ottobre al Teatro Comunale, il Maestro ha scelto un capolavoro sacro di Antonín Dvořák, il Requiem op.89 per soli, coro e orchestra, che nella storia del Teatro fiorentino è stato eseguito solo due volte: la prima nel 1957, con complessi cecoslovacchi ospiti, la seconda ed ultima nel 1997, quando sul podio salì Yuri Ahronovitch.
Scritto nel 1890, quando Dvořák era già un compositore dal successo internazionale, fu eseguito per la prima volta a Birmingham l’anno dopo con esiti tanto trionfali da portare subito a numerose repliche in vari Paesi, compresa l’America e, nel 1901, Vienna. La scelta del testo non si discosta dalla tradizione, riferendosi formalmente al modello classico di oratorio mendelssohniano, per terminare, dopo un’ora e mezza di musica sublime, con un Agnus Dei fortemente personale ed innovativo.
Solisti per questa edizione sono il soprano Luba Orgonášová, il mezzosoprano Alexandra Petersamer, il tenore Pavel Černoch e il basso Kristin Sigmundsson; protagonista è anche il Coro del Maggio, istruito da Piero Monti e impegnato in dodici dei tredici numeri complessivi, insieme all’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
Biglietti ancora disponibili, mentre da tempo sono completamente esauriti i concerti che Zubin Mehta dirigerà fra novembre e dicembre. Ed allora ecco una buona notizia: il concerto straordinario che Mehta e l’Orchestra del Maggio offriranno fra un mese, giovedì 18 novembre, alle personalità partecipanti a Florens 2010,  Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, sarà aperto anche al pubblico. In programma la Sinfonia dalla Forza del destino di Verdi, la Sinfonia Jupiter di Mozart e la Settima Sinfonia di Beethoven; i biglietti per la prima e la seconda galleria saranno in vendita da giovedì 14 ottobre al prezzo di 40 e 30 euro.
Info: tel 055 2779.350 – www.maggiofiorentino.com

lunedì 11 ottobre 2010

È morta Joan Sutherland, "La stupenda"


The Sidney Morning Herald ha annunciato che ieri notte, dopo una lunga malattia, è mancata Dame Joan Sutherland, il soprano australiano che era nata il 7 novembre 1926 a Sidney. L'indimenticabile interprete di tanti titoli del belcanto italiano (da Lucia di Lammermoor alla Sonnambula ai Puritani) si era ritirata da alcuni anni in Svizzera in un villino vicino a Montreux, che le aveva consigliato Noel Coward, che era stato suo vicino di casa, e proprio lì è mancata assistita dal marito, il direttore d'orchestra Richard Bonynge e dal figlio Adam.
Al Maggio Musicale 1968 aveva cantato Semiramide al Teatro Comunale e tenuto un recital, accompagnata al pianoforte da Bonynge, al Teatro della Pergola.

venerdì 8 ottobre 2010

Ventriglia nuovo direttore di MaggioDanza


È FRANCESCO VENTRIGLIA il nuovo Direttore di MaggioDanza, la Compagnia di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino, alla guida della quale succede a Vladimir Derevianko.
Ventriglia, trentadue anni, originario di Battipaglia, si è diplomato nel 1997 alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala entrando subito a far parte della Compagnia scaligera e rivestendo ruoli solistici sia nel repertorio classico che in lavori di Forsythe, Preljocai, Kylian, Béjart, Petit, e danzando al fianco di Sylvie Guillem al Metropolitan di New York e al Covent Garden di Londra.
All’attività di interprete affianca quello di coreografo: fra le creazioni per Roberto Bolle, La lotta (da Affabulazione di Pasolini) e il Concerto di Capodanno dal Teatro La Fenice, per l’Arena di Verona Sogno di una notte di mezza estate e Jago, l’onesta poesia di un inganno con la Abbagnato e Riga, per il Teatro Marijnsky di San Pietroburgo Contraddizioni con Ulyana Lopatkina, per il Teatro Bolshoi di Mosca la sperimentazione multimediale Zakharova super game; nel 2007 coreografa a Parigi la cerimonia di presentazione della candidatura di Milano ad ospitare l’Expo 2015.
Ha fondato la compagnia Eliopoli, con la quale presenta alla Biennale di Venezia Il mare in catene, un approfondimento sul tema dell’erotismo e della disabilità, a Pergine Normale, indagine sulla normalità della follia all’interno dell’ex ospedale psichiatrico, e nel maggio 2009 Pietas, sullo Stabat Mater di Pergolesi.
Il suo passo a due Black è stato interpretato da grandi etoiles come Svetlana Zakharova con Andrei Merkuriev al Bolshoi, e da Irina Dvorovenko a Maxim Beloserkovsky dell’American Ballet Theatre; nel maggio 2010 la sua creazione Immemoria, per quaranta danzatori su musiche di Sostakovic, ha debuttato in prima mondiale al Teatro alla Scala.
Ha ricevuto il premio Gino Tani come giovane coreografo emergente, e il premio Positano Leonide Massine come promessa della coreografia italiana. Pochi giorni fa ha debuttato con successo la sua nuova creazione Transit Umbra sulla partitura di Notte trasfigurata di Schönberg per il Ballet du Grande Theatre di Ginevra.
Nel ringraziare Vladimir Derevianko per il lavoro svolto dal 2007, la Sovrintendente del Teatro del Maggio Francesca Colombo ha dichiarato: “Il desiderio di rilanciare il Corpo di Ballo del Maggio mi ha portato a scegliere Francesco Ventriglia, un giovane di talento, che ha capacità e una gran voglia di valorizzare al meglio, pur in un contesto assai difficile per il nostro Teatro sul fronte delle risorse, la ricchezza artistica, la bravura e la preparazione di MaggioDanza, investendo sullo straordinario capitale umano costituito dai nostri artisti”.
Ventriglia è già a Firenze, ed ha incontrato la Compagnia di ballo ricevendone un caloroso benvenuto. “Intendo iniziare da subito a lavorare, garantendo una presenza costante, assoluta dedizione e tutto il mio impegno artistico e personale per rilanciare la Compagnia e fare buona danza a Firenze: vorrei che questa città stupenda e MaggioDanza si riappropriassero reciprocamente l’una dell’altra”.

Intanto MaggioDanza si prepara al primo titolo della Stagione, TROIS HISTORIES di FABRIZIO MONTEVERDE, che debutta mercoledì 13 ottobre al Teatro Goldoni di Firenze (repliche sabato 16 e, pomeridiana, domenica 17).
Di Monteverde, coreografo ma anche attore e regista, nato a Fano nel ’58 e cresciuto artisticamente a Roma e a Parigi, MaggioDanza ha presentato nel tempo molti lavori, alcuni a lei dedicati: da Bene mobile nel 1988 a Herr Salieri nel ’91, dal toccante La fin du jour nel 2002 a Barbablù l’anno successivo, per riprendere ora, con il trittico al Teatro Goldoni, alcune delle sue più interessanti creazioni: ERA ETERNA, che nel 1988 segnò l’esordio del lungo sodalizio con il Balletto di Toscana, POLTRONDAMORE, dal racconto di Alberto Savinio, dialogo fra un anziano morboso e la sua poltrona trasfigurata in figura femminile, e BOLERO, creato per il Balletto di Roma nel 2007 e ispirato dal film “Non si uccidono così anche i cavalli?” di Sydney Pollack, in cui le note ossessive di Ravel scandiscono una gara di ballo che diventa gara di sopravvivenza fisica, fino allo sfinimento.
Biglietti da 15 a 25 euro, 10 con MaggioCard fino a 26 anni, disponibili online su www.maggiofiorentino.com, telefonando allo 055 2779.350, via email all’indirizzo tickets@maggiofiorentino.com, al Box Office, alla Biblioteca delle Oblate, alla Libreria Giunti al Punto in via Guicciardini, all’APT di via Cavour, e un’ora prima degli spettacoli al Teatro Goldoni (via Santa Maria 15).

New video: Trois Histoires e Salome

martedì 5 ottobre 2010

Una scabrosa "Salome" inaugura la stagione lirica


Si inaugura giovedì 7 ottobre con Salome, lo “scandaloso” atto unico di Richard Strauss dal poema di Oscar Wilde, fin dai suoi esordi inseguito dalla censura, la Stagione lirica autunnale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Nuovo l’allestimento, frutto di una virtuosa coproduzione a tre fra Maggio, Teatro Regio di Torino e Teatro Real di Madrid, ideato dal regista canadese Robert Carsen con le scene e i costumi di Radu e Miruna Boruzescu, la coreografia di Philippe Girardeau, le sequenze video di Dario Cioni e le luci di Manfred Voss e Guido Petzold; sul podio il direttore austriaco Ralf Weikert, Janice Baird nel ruolo del titolo, Kim Begley (Erode), Irina Mishura (Erodiade) e Mark S. Doss (Giovanni Battista) fra i principali interpreti.
E promette sensazioni forti la messa in scena di Carsen, che torna per la terza volta sul palcoscenico del Teatro Comunale dopo le felicissime esperienze di Fidelio nel 2003, che gli valse il Premio Abbiati della critica musicale come miglior regista dell’anno, e Elektra con Ozawa nel 2008.
A testimoniare l’amoralità materialistica e il vizio che pervade la vita familiare e pubblica dei protagonisti, l’azione si svolge nel caveau di un casinò. Pedofilia e necrofilia sono solo alcune delle perversioni dei personaggi: Erodiade ha ucciso il primo marito per sposare il di lui fratello Erode, ma quest’ultimo ne concupisce la figlia sedicenne Salome, adolescente ribelle disgustata dal mondo e dai modelli da cui è attorniata, e affascinata invece dalle parole e dalla figura apocalittica del predicatore prigioniero. La sua fatidica danza dei sette veli è un aperto oltraggio alla madre e una provocazione erotica verso i laidi figuri che la attorniano, la decapitazione del Battista che la allontana da sé l’unico modo per possederlo ed unirsi a lui, così diverso da tutti.
Dopo l’inaugurazione dell’ultima edizione del Festival con La Donna senz’ombra, ancora Strauss dunque per il Teatro del Maggio, con il dramma musicale più eseguito nella sua storia – cinque produzioni prima di questa, l’ultima nel 1994 con Mehta e Luc Bondy.
Quattro le rappresentazioni: dopo la “prima” di giovedì 7, domenica 10 (pomeridiana), martedì 12 e venerdì 15 ottobre. Per quest’ultima replica sono ancora disponibili biglietti, da 25 a 85 euro a seconda dei settori, che si possono acquistare online su www.maggiofiorentino.com, telefonando allo 055 2779.350, via email all’indirizzo tickets@maggiofiorentino.com, al Box Office, alla Biblioteca delle Oblate, alla Libreria Giunti al Punto in via Guicciardini, all’APT di via Cavour.
Intanto, per prepararsi meglio all’opera, mercoledì 6 ottobre alle ore 21 il musicologo e fine divulgatore Lorenzo Arruga la presenta al pubblico, nel corso di un incontro a cura degli Amici del Teatro del Maggio che si svolgerà nel Bar di platea del Teatro Comunale, ad ingresso libero.

sabato 2 ottobre 2010

Bronzino, la musica e la cipolla


Bronzino, non solo mostra. In occasione della grande esposizione pittorica in corso a Palazzo Strozzi, infatti, l’omonima Fondazione ha commissionato un’opera musicale al compositore Bruce Adolphe che, dopo il debutto a New York, avrà la sua prima esecuzione europea a Firenze venerdì 8 ottobre, al Teatro Goldoni, grazie alla collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino che ha messo a disposizione il gioiello lorenese posto a due passi da Palazzo Pitti.
Adolphe ha messo in musica versi composti dallo stesso Agnolo di Cosimo detto il Bronzino (Monticelli, Firenze 1503 – Firenze 1572), oltre che sommo pittore anche valente poeta, fra cui parte di un “poema comico” intitolato La cipolla, ed inoltre un madrigale che lo stesso Bronzino dedicò alla potessa Laura Battiferri – il cui ritratto è esposto in mostra -, un sonetto della Battiferri e inoltre e sonetti del Petrarca tratti dal libro che la dama ritratta tiene in mano. Una composizione circolare, dunque, con continui rimandi elettivi nei testi rinascimentali, che il compositore riveste di note affidate ad un organico strumentale formato da viola da gamba, clavicembalo, vibrafono e le cinque voci del Currende Ensemble, cui si aggiungerà il baritono Erik van Nevel al quale è affidata anche la direzione dell’ensemble.
Così l’autore (www.bruceadolphe.com) spiega la genesi e gli intendimenti del suo lavoro, intitolato Dell’arte e delle cipolle: omaggio al Bronzino: “Quando James Bradburne, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, mi ha chiesto di comporre un brano basato sulla poesia di Bronzino, mi sono sentito onorato e anche sorpreso, perché non sapevo che questo grande artista del Rinascimento fosse anche un poeta. Bradburne ha ritenuto che la realizzazione di un brano musicale sarebbe stato un modo ideale per collegare le due eccezionali esposizioni del 2010 sulla produzione dell’artista: quella grafica al Metropolitan Museum of Art di New York e quella pittorica a Palazzo Strozzi a Firenze. Ho realizzato un lavoro nel quale il Bronzino si lamenta del calo dell’ispirazione e ho aggiunto una parte del suo poema comico intitolato La cipolla. Nella Cipolla, Bronzino paragona la vita e l’arte a una cipolla e io ho scelto di interpretare i versi in cui scrive con fervore di arte e di poesia  evidenziando questa sua singolare prospettiva. La musica rinascimentale italiana è da sempre stata una delle mie passioni e questo mi ha permesso di leggere molto sulla sua poesia e capire la sua ritmica, il suo immaginario e la sua tradizione.
Ho scritto un testo sulla poesia del Bronzino come introduzione per il libro di Deborah Parker,  Bronzino: Renaissance Painter as Poet (Cambridge University Press) e durante il  mio lavoro di studio mi sono appassionato alla figura di Laura Battiferri, poetessa e amica del Bronzino. Per questo motivo ho scelto il sonetto – Salutar Piante e il madrigale Mentre ch’all’ombra d’un frondoso alloro - che Bronzino compose per lei. Nel ritratto che le fece Bronzino ella sorregge un libro di sonetti del Petrarca e quindi ho deciso non solo di tradurre in musica la poesia realizzata dal Bronzino per lei ma anche parte dei sonetti realizzati dal Petrarca contenuti nel libro che Laura tiene in mano nel dipinto (Il mio volta il consuma). La scelta dell’insieme degli strumenti riflette la volontà di Bradburne che il pezzo sia al passo con la musica rinascimentale e il mio desiderio di integrare in una prospettiva moderna l’uso del vibrafono. Credo che il vibrafono sia uno strumento che si combina molto bene con il clavicembalo, mentre la viola da gamba, è capace di incredibili sfumature e delicatezza. Nel corso della performance si succederanno varie combinazioni di strumenti e voci. Il momento centrale del concerto sarà un pezzo strumentale per viola da gamba, clavicembalo e vibrafono, intitolato Venere  che rappresenta un tributo al famoso quadro del Bronzino che rappresenta la dea dell’amore e della bellezza. Per l’ultima parte del concerto  ho scelto di tornare sulla linea di pensiero del Petrarca  che riconduce a più adeguate proporzioni: “Che quanto piace al mondo è breve sogno”.
L’ingresso al concerto è gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili. E’ dunque consigliabile prenotarsi, telefonando allo 055 2469600.