venerdì 19 novembre 2010

La Stagione 2011 del Teatro del Maggio

Per la prima volta nella sua storia il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino vara una Stagione lunga dodici mesi, 12 titoli d’opera, 12 di balletto, oltre 50 concerti fra Stagione, Festival, trasferte.
È la rivoluzione voluta dalla Sovrintendente FRANCESCA COLOMBO, nominata lo scorso maggio dal Consiglio di Amministrazione presieduto dal Sindaco MATTEO RENZI che, in perfetta sintonia, sul Maggio punta moltissimo come simbolo vivo della Firenze contemporanea.
E proprio il Maggio Musicale Fiorentino sarà nel 2011 l’istituzione musicale italiana più presente nel mondo, con una serie di tournèe che toccheranno in gennaio e in novembre tutta l’Europa, compreso il prestigioso Musikverein di Vienna, e che in marzo lo spingeranno fino in Giappone, per la quarta volta, e in Cina, a Taiwan, in India, in Russia, per un totale di 31 serate in 11 Paesi diversi.
Sempre guidato da ZUBIN MEHTA, Direttore Principale da oltre venticinque anni, Maestro infaticabile ed entusiasta, venerato in ogni Paese del globo, disponibile ad affrontare nuovi repertori e a confermare i complessi artistici fiorentini come i più autentici ambasciatori dell’Italia all’estero: una ghiotta occasione di visibilità anche per quelle aziende e industrie che vogliano veicolare il made in Italy puntando all’abbinamento con la cultura su nuovi mercati in forte espansione, ma anche per quelle che cercano visibilità sostenendo il Teatro della città più ambìta come meta turistica.
È proprio la presenza costante e continuativa, durante tutto l’anno, di Mehta a fare la differenza e garantire il mantenimento di una qualità artistica che non teme confronti: il Direttore indiano inaugurerà il 28 aprile la 74^ edizione del Festival con un nuovo allestimento di AIDA che vedrà il debutto assoluto come regista d’opera di FERZAN OZPETEK, per la prima volta impegnato in un teatro lirico dopo i tanti successi cinematografici; il Maestro affronterà poi per la prima volta nella sua lunga carriera L’AFFARE MAKROPULOS in autunno, e dirigerà, su un totale di 24 concerti previsti dalla programmazione in sede, sette serate sinfoniche, oltre a tutte le tournée.
Ma la lunga nuova Stagione del Maggio, il cui fiore all’occhiello è l’omonimo, storico Festival - che diventa più compatto nella durata temporale e più intenso nell’offerta quotidiana di spettacoli -  mira ad una pluralità di proposte che, pur nella situazione di grave difficoltà in cui versano tutti i teatri italiani, spaziano nei secoli fra repertori diversi, con creazioni, coproduzioni, riprese e grandi novità, in grado di attrarre tutti i tipi di spettatori, compresi i più piccoli, che da quest’anno avranno un mini-festival a loro dedicato.
Un filo rosso lega i titoli d’opera: lungo tutto il 2011, in coincidenza con le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino mostra un’attenzione esplicita al grande repertorio italiano del teatro d’opera, realizzando nei fatti una missione di teatro nazionale capace di proporre un’offerta di grandi titoli italiani realizzati al massimo livello. E  anche il Festival del Maggio intende fare riferimento esplicito alla grande tradizione del melodramma  italiano, quell’opera in musica inventata proprio a Firenze oltre quattrocento anni fa, che ha costituito nel corso dei secoli una forma d’arte di assoluta unicità e peculiarità, diffusasi in tutti i paesi, e che viene fruita con entusiasmo dai pubblici di ogni parte del mondo.
L’anno solare 2011 allinea dunque programmaticamente quasi tutti i grandi operisti che hanno scritto nel corso di quattro secoli la storia del melodramma in Italia.
Il 2011 si apre con DON PASQUALE di Gaetano Donizetti (dal 12 gennaio), uno dei più riusciti capolavori del genio del compositore bergamasco, in un fortunato allestimento del 2001 del Teatro del Maggio firmato dal grande Jonathan Miller, valorizzando con tale ripresa l’importante patrimonio storico del Teatro. Sul podio salirà Riccardo Frizza (che torna a Firenze dopo il successo di Tancredi di Rossini di qualche anno fa), con protagonisti Bruno de Simone, Antonino Siragusa, Cinzia Forte, Fabio Capitanucci.
Torna poi sul podio fiorentino, dopo sette anni dal memorabile Volo di notte, Bruno Bartoletti, il Maestro a lungo Direttore principale e poi Artistico del Teatro del Maggio, dove ha firmato un numero straordinario di grandi successi e indimenticabili prime esecuzioni. Ma a Firenze non aveva finora mai diretto MANON LESCAUT (in scena dal 18 febbraio), uno dei suoi cavalli di battaglia nel mondo - memorabile la sua incisione discografica con la Caballè e Domingo -, e proprio dalla Lyric Opera di Chicago, dove Bartoletti ha lavorato a lungo, viene il nuovo allestimento dell’opera pucciniana curato dal regista inglese Olivier Tambosi, al debutto in Italia con una produzione mai vista in Europa. Manon sarà Adina Nitescu, applaudita al Comunale lo scorso febbraio nell’ Adriana Lecouvreur, accanto a lei il Des Grieux di Walter Fraccaro.
A febbraio, al Teatro Goldoni, verrà proposta LA SERVA PADRONA, miracoloso capolavoro di Giovanni Battista Pergolesi, in un nuovo allestimento del regista spagnolo Curro Carreres, e la direzione di Massimiliano Caldi, con recite destinate sia alle scuole che al pubblico adulto, dal 19 febbraio: è un progetto teatrale in collaborazione con Maggio Fiorentino Formazione e con la Scuola di Musica di Fiesole, da cui proviene la Camerata Strumentale Barocca, con le scene e i costumi nati dai corsi di Raffaele del Savio, e giovani cantanti, che punta a bissare l’applaudita operazione realizzata l’anno scorso con Il Campanello e l’accademia di alto perfezionamento per artisti e scenografi.
Per la sua quarta tournée in quindici anni in Giappone, il Teatro fiorentino presenta in marzo a Tokyo e Yokohama LA FORZA DEL DESTINO e TOSCA, entrambe dirette da Mehta con sette recite in tre diversi teatri (Kanagawa Kemin Hall, Bunka Kaikan e NHK Hall), oltre alla Messa di Requiem sempre di Verdi.
La scelta dei titoli e degli autori della 74^ edizione del Maggio Musicale Fiorentino è simbolica dell’omaggio che il Teatro intende offrire alla storia dell’opera italiana: vi figurano più grande operista italiano di tutti i tempi, Giuseppe Verdi, il primo operista del periodo barocco affermatosi subito dopo la nascita del melodramma, Claudio Monteverdi, e la contemporaneità, con una nuova commissione a Luca Mosca.
L’inaugurazione del Festival (28 aprile) è riservata ad AIDA, nuovo allestimento con la direzione di Zubin Mehta e la regia di Ferzan Ozpetek, che debutta nella regia d’opera, scene del Premio Oscar Dante Ferretti e costumi di Alessandro Lai; canteranno Hui He, Marco Berti, Luciana D’Intino, Ambrogio Maestri, Giacomo Prestia, Roberto Tagliavini ai quali si alterneranno Maria Josè Siri, Walter Fraccaro, Mariana Pentcheva, Enrico Iori.
Per L’INCORONAZIONE DI POPPEA (dal 18 giugno nell’ideale cornice del Teatro della Pergola, dove il Maggio torna dopo sei anni di assenza) la direzione musicale sarà di uno specialista della musica barocca come Alan Curtis, regia, scene e costumi di Pierluigi Pizzi (è un allestimento del Teatro Real di Madrid e della Fenice di Venezia), una compagnia specializzata nel repertorio della musica antica in cui spiccano Susan Graham e Jeremy Ovenden.
Non poteva mancare, come è tradizione del Maggio, la curiosità propositiva nei confronti del teatro musicale italiano contemporaneo, con L’ITALIA DEL DESTINO, commissionata a Luca Mosca su libretto di Gianluigi Melega. E’, come dice il sottotitolo, un Real-Italy in un atto ambientato  all’interno della casa dove si sta svolgendo l’ennesimo reality televisivo; con la regia e scene di Davide Livermore, i costumi di Gianluca Falaschi e la direzione di Marco Angius, saranno protagonisti Daniela Bruera, Alda Caiello, Cristina Zavalloni, Sara Mingardo, Roberto Abbondanza.
Dopo il Festival, la proposta estiva all’aperto prevede dal 15 luglio, nel riconquistato Anfiteatro delle Cascine, IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE di Nino Rota, mai rappresentato a Firenze, gioiello di straordinaria freschezza e deliziosa drammaturgia collegata al centenario della nascita del geniale compositore allievo di Pizzetti e Casella, celebre al grande pubblico come autore di immortali colonne sonore per i film di Fellini: ancora una collaborazione con MaggioFormazione, con l’obiettivo di valorizzare nuove forze emergenti, offrendo a giovani cantanti l’opportunità di misurarsi sul palcoscenico di Firenze dove tanti grandi hanno debuttato in passato.
In autunno (dal 25 ottobre) di particolare rilievo artistico è L’AFFARE MAKROPULOS di Leos Janacek (unico autore operistico non italiano nell’anno del Tricolore) diretto da Zubin Mehta, al suo debutto nel titolo, in un nuovo allestimento firmato da William Friedkin, il regista de L’esorcista e de Il braccio violento della legge, che proprio al Maggio si era cimentato per la prima volta con l’opera, mettendo in scena, al fianco sempre dell’amico Zubin, Wozzeck nel 1998; protagonista sarà una specialista del ruolo come Angela Denoke, con accanto Miro Dvorsky, Andrzej Dobber e Rolf Haunstein.
A novembre e dicembre la ripresa di altri due titoli del grande repertorio italiano, che si susseguiranno a serate alterne: LA BOHEME di Giacomo Puccini, regia di Mario Pontiggia, scene e costumi di Francesco Zito, nella compagnia Carmela Remigio, Gianluca Terranova, Stefano Antonucci, Marco Vinco diretti dal fiorentino Carlo Montanaro, già violinista nell’Orchestra del Maggio, che debutta nella sua città dopo aver intrapreso all’estero una importante carriera direttoriale; e IL BARBIERE DI SIVIGLIA di Rossini, frizzante regia di José Carlos Plaza con scene e costumi coloratissimi di Sigfrido Martin-Beguè, e un cast che comprende Vito Priante, Laura Polverelli, Antonino Siragusa, Nicola Ulivieri, Laura Cherici e sul podio Antonio Pirolli, specialista del titolo.
La Compagnia stabile di ballo MaggioDanza ha un nuovo Direttore, FRANCESCO VENTRIGLIA, trentadue anni, formazione e carriera al Teatro alla Scala, ballerino con i più grandi coreografi del nostro tempo ed ora autore lui stesso di tempra con successi dalla Russia a Ginevra e alla Biennale di Venezia.
Per Firenze ha ideato in poco tempo e con molte energie una Stagione di balletto colma di novità, di creazioni dedicate alla Compagnia, e di grandi debutti.
Subito, dal 27 gennaio, il suo SOGNO DA UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE, creato nel 2007 per l’Arena di Verona ma qui in una versione completamente nuova, in due atti: una lettura divertente e fiabesca del sogno shakespeariano, piena di ricordi d’infanzia, di giocattoli e personaggi buffi, con le musiche di Mendelssohn mixate al Fairy Queen di Purcell e il ritorno di Alessandro Riga, che per tutta la Stagione sarà primo ballerino, come straordinario Puck.
Poi un trittico prezioso, autentico vertice della programmazione, che allinea sotto il titolo di SERATA SACRA tre lavori intensi che alla potenza delle scelte musicali affiancano visivamente l’omaggio agli affreschi del Beato Angelico e all’arte che palpita a Firenze: per la prima volta ANGELIN PREJOCAJ, che sarà presente, affida a MaggioDanza una sua coreografia, l’intensa Annonciation, sul Magnificat di Vivaldi; CHRISTOPHER ROMAN, danzatore storico di Forsythe a Francoforte, crea per MaggioDanza una novità assoluta, e lo stesso Ventriglia propone il suo Stabat Mater sull’omonima partitura di Pergolesi (dal 24 marzo).
Nel corso del Festival l'evento multimediale, il nuovo LAGO DEI CIGNI costruito sulla drammaturgia di ROBERTA BASEGGIO, Direttore Artistico del Vancouver City Dance Theatre e affidato alle coreografie di PAUL CHALMER. L'opera, realizzata in coproduzione con il Vancouver City Dance Theatre, è una creazione dalla forte valenza drammaturgica contemporanea che racconterà l'importanza vitale dell'acqua sul pianeta attraverso le metamorfosi dei cicli e le metamorfosi che l'acqua costantemente induce in tutti ciò che è vivente. Realizzato attraverso un linguaggio coreografico costruito di pari passo con l'ambiente delineato dalle nuove tecnologie multimediali, questo LAGO DEI CIGNI rappresenta uno dei momenti più significativi del progetto di partnership tra la "Hollywood del Nord America", Vancouver, e la città di Firenze. E poi il tradizionale GALA DI DANZA all’aperto.
Infine, l’autunno in danza prevede una doppia creazione dedicata al bicentenario di LISZT, affidata a due nomi italiani attivi all’estero più che in Italia come SIMONA BUCCI e MAURO DE CANDIA, due talenti “emigrati” che Ventriglia intende riportare, insieme ad altri, a lavorare anche in patria e per MaggioDanza.
Anche nella stagione concertistica gli operisti italiani hanno una significativa presenza. Il 20 gennaio il Coro del Maggio diretto da Piero Monti interpreta la Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini, il testamento spirituale del Cigno di Pesaro, “l’ultimo peccato di vecchiaia”, e il 23 giugno, a conclusione del Festival, un grande appuntamento sinfonico-corale dedicato alla somma stagione del belcanto donizettiano vedrà protagonista il soprano MARIELLA DEVIA impegnata nei tre finali delle Regine donizettiane (dalle opere Maria Stuarda, Anna Bolena e Roberto Devereux), con la direzione di Daniele Callegari; non verranno tralasciati gli anniversari di Mahler (centenario della morte) e di Liszt (bicentenario dalla nascita).
Il giovane Maestro slovacco JURAJ VALCHUA, attuale direttore principale dell’Orchestra Sinfonica della Rai, debutta il 4 febbraio sul podio del Maggio con la suite di valzer dal Rosenkavalier e il Till Eulenspiegel di Richard Strauss, e poi Webern e Haydn; OLEG CAETANI propone un’impaginazione rara con la ballata Die erste Walpurgisnacht di Mendelssohn e la Sinfonia in si minore op.58 Manfred di Cajkovskij.
Nel corso del Festival SEMYON BYCHKOV dirige il War Requiem di Britten, ed uno speciale progetto intitolato VIAGGIO IN ITALIA affida a 20 compositori italiani contemporanei la rielaborazione di 20 canti popolari delle diverse regioni italiane, con la voce di ALDA CAIELLO accompagnata al pianoforte da Maria Grazia Bellocchio.
Tornano in autunno WAYNE MARSHALL, nella duplice veste di direttore e pianista per gli amati Gershwin e Bernstein dedicati ai giovani (28, 29 settembre) e JAMES CONLON (10 dicembre).
Del grande impegno di ZUBIN MEHTA si è detto. Oltre alle opere nella Stagione e nel Festival, sarà protagonista della maggior parte degli appuntamenti concertistici, a fianco di storici amici come RUDOLF BUCHBINDER (Liszt e Strauss, 6 ottobre) e DANIEL BARENBOIM (Beethoven, 29, e 30 aprile, in occasione del 75° compleanno di Mehta), ma anche con la violinista ARABELLA STEINBACHER (14 aprile), il pianista FRANCESCO PIEMONTESI, e in diversi altri concerti sinfonici.
Orchestre ospiti durante il Maggio saranno la PHILHARMONIA ORCHESTRA con ESA-PEKKA SALONEN (17 giugno), e l’ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA con ANDREY BOREYKO.
A Liszt sono anche dedicati il concerto corale del 13 aprile nel Duomo di Firenze, in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore e la rassegna O flos colende, e i recital di giovani pianisti in collaborazione con l’Accademia Pianistica di Imola, il Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze e la Scuola di Musica di Fiesole.
Novità assoluta per il 74° Maggio Musicale Fiorentino è MAGGIO BIMBI, il minifestival dedicato proprio ai più piccini e alle loro famiglie, ed è stato il “cuore pulsante” del Teatro, le maestranze artistiche e tecniche - Orchestra, Coro, Compagnia di Ballo e i Cantieri di scenografia e sartoria – ad aver pensato per i piccoli quattro appuntamenti pomeridiani veramente speciali, che vedranno cimentarsi in scena, accanto ai professionisti, anche alcuni artisti in erba.
A regola d’arte sarà un viaggio teatrale alla scoperta dei mestieri dello spettacolo, nel magico mondo dei Laboratori di scenografia animati dagli attori della Compagnia delle Seggiole (7 maggio); Pierino e il lupo sarà diretto da ANDREA BATTISTONI, talento di ventitrè anni rivelazione quest’anno a Busseto, e avrà come specialissima voce recitante della celebre fiaba didattica di Prokof’ev il Sindaco di Firenze MATTEO RENZI (14 maggio, Teatro Comunale); Francesco Ventriglia darà vita ad una nuova versione coreografica di Pinocchio avvalendosi anche di allievi di scuole di danza (21 maggio); L’Italia chiamò sarà uno spettacolo corale in cui Gregorio Mazzarese coinvolgerà tutto il pubblico presente in sala (28 maggio).
Si conferma inoltre l’attenzione che da sempre il Teatro fiorentino rivolge all’offerta destinata alle scuole: anche il prossimo anno ci saranno produzioni specifiche, fino a far mettere in scena, grazie alla collaborazione con l’associazione Venti Lucenti, l’Assessorato all’Educazione del Comune e l’Ente Cassa di Risparmio, una particolarissima versione di Aida.
Nuovo sarà dal 2011 pure il logo del Maggio Musicale Fiorentino, e sarà il giglio di Firenze, proprio quello storico, che si trova – dorato - sulla mantovana del sipario del Teatro Comunale, e che per disegno e particolari non ha eguali fra le tante versioni del simbolo di Fiorenza.
Verrà declinato in modi differenti e coordinati per indicare la scansione dei programmi e degli aspetti istituzionali, e sarà il filo conduttore della nuova immagine grafica e della campagna promozionale.
E nuovo è anche il rapporto con il pubblico, forte di nuove strategie e di una attenzione personalizzata che mira a rafforzare il rapporto con gli Abbonati storici, autentico patrimonio del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ma anche a trovare sempre nuovi spettatori, e che ha consentito di registrare, dallo scorso settembre, il sold out a tutti gli spettacoli, fino ad aggiungere recite straordinarie.
Nuove dunque sono anche le modalità e tipi di abbonamento, che seguono la diversa fisionomia dell’offerta calibrata su un’unica lunga, ricchissima Stagione di dodici mesi che al suo centro ha la peculiarita del Festival: si va dall’abbonamento “annuale”, quello degli appassionati assoluti, primi sostenitori del loro Teatro, che garantisce di mantenere lo stesso posto tutto l’anno e di godere di speciali prelazioni su eventi esclusivi, a formule per generi, o temporali, che consentono di frazionare l’entità del costo.
La Campagna abbonamenti si apre martedì 23 novembre con i rinnovi, che saranno possibili fino al 4 dicembre. Coloro che si recheranno alla Biglietteria del Teatro troveranno accoglienza e confort: sarà possibile attendere il proprio turno nel foyer, sfogliando i principali quotidiani cittadini che hanno gentilmente messo a disposizione copie del giornale al pubblico del teatro, gustare una piccola colazione offerta da Caffè Giacosa, e acquistare dischi e volumi al bookshop gestito da Gianni Schicchi con offerte speciali riservate esclusivamente agli abbonati, ai quali Giunti Editore concederà, per tutta la Stagione, lo sconto sul prezzo dei programmi di sala.
Fra il 9 e l’11 dicembre chi era abbonato alla precedente Stagione potrà, se lo desidera, cambiare turno di abbonamento o posto, e i nuovi abbonamenti partiranno da martedì 14 dicembre.
Da martedì 21 dicembre si aprirà la prevendita dei biglietti per tutta la Stagione. I prezzi sono stati lievemente rivisti, per ottenere una maggiore differenziazione fra i diversi ordini, nell’ottica di ricercare sempre maggiori introiti dal botteghino. Imperativo è stato comunque garantire l’accessibilità a tutte le fasce di pubblico: in seconda galleria si potrà d’ora in poi assistere alle recite d’opera pagando solo 15 euro (25 era il prezzo più basso finora praticato), e 10 per i balletti. La MaggioCard, che costa 10 euro, continua ad essere il veicolo privilegiato per il pubblico under26.
Sono naturalmente attivi tutti gli altri canali di vendita, sia per gli abbonamenti che per i singoli biglietti, e in particolare la biglietteria online www.maggiofiorentino.com.
Le tournée porteranno i complessi artistici e tecnici del Teatro del Maggio in Italia e in tutto il mondo.
MaggioDanza proseguirà la collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna, dove presenterà alcuni dei successi delle ultime Stagioni quali Paganini e Carmen Suite, mentre a Cesena porterà Giselle; il Coro, dopo i prossimi concerti natalizi con l’Orchestra della Toscana, si unirà alla Camerata Strumentale di Prato per il Requiem di Mozart, ed è già richiesto da alcune importanti realtà nazionali.
In gennaio, con la direzione di Zubin Mehta, l’Orchestra del Maggio Musicale suonerà a Parigi (Theatre des Champs Elysees, 21 gennaio), Lussemburgo (Philharmonie, 22), Madrid (Auditorio National, 23), Oviedo (Auditorio Palacio de Congresos, 25), Saragoza (Auditorio, 26) e Valladolid (Centro Cultural Miguel Delibes, 27).
In novembre i 120 elementi della compagine toccheranno Budapest (Bela Bartok Concert Hall, 5 novembre), Vienna, con due serate il 6 e 7 novembre nella più prestigiosa sala del mondo, il Musikverein, dove è stata invitata a tornare dopo lo straordinario successo del debutto nel 2007, a Berna (Kultur-Casino, 8), Zurigo (Tonhalle, 9), Lucerna (KKL, 11), Ginevra (Victoria Hall, 12).
Ma è in marzo che quasi 300 fra professori d’orchestra, coro, tecnici, sarte, truccatrici si trasferiranno per la quarta volta in Giappone, dove lo storico impresario Tadatsugu Sasaki, il fondatore del Tokyo Ballet, colui che ha importato l’opera lirica occidentale in Giappone – è lo stesso organizzatore delle tournées della Scala, della Staatsoper di Monaco, di Vienna e di Berlino, e del Covent Garden, e che per la sua amicizia con Firenze è stato insignito del Fiorino d’oro – ha voluto questa volta le produzioni fiorentine de La forza del destino e di Tosca, oltre allla Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, per 8 recite in tre teatri, il Bunka Kaikan e la grande sala della televisione NHK di Tokyo, il Kenmin Hall a Yokohama.
Dopo la conclusione dell’impresa nipponica, l’Orchestra del Maggio e Mehta proseguiranno la tournée in Estremo Oriente trasferendosi in Cina, con concerti dal 23 al 28 marzo a Shanghai e in altre città della Repubblica Popolare, e a Taiwan, e poi per la seconda volta in India, a Mumbay, città natale di Mehta dove i suoi due concerti raccoglieranno fondi per la Fondazione intitolata a suo padre Mehli Mehta, grazie alla quale giovani indiani di talento possono studiare musica e strumenti, così come ha avuto modo di fare lui stesso in Europa.
E non è tutto: dopo l’India si prosegue per la Russia, dove li attendono concerti a Mosca (4 e 5 aprile) e a San Pietroburgo (6 aprile).
Il Maggio Musicale Fiorentino ambasciatore della cultura italiana nel mondo, dunque, un grande riconoscimento internazionale ad una qualità artistica assoluta, raggiunta grazie al lavoro di un quarto di secolo con un Maestro quale Zubin Mehta; una qualità che a Firenze si può apprezzare ad ogni apertura di sipario. In attesa dell’inaugurazione del nuovo teatro che il 21 dicembre 2011 ospiterà il primo concerto del Maggio: Zubin Mehta sul podio, naturalmente, per la Nona Sinfonia di Beethoven. Sarà l’unica Grande Opera varata per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia a schiudersi nell’anno delle celebrazioni: ma questa è una nuova partitura.
www.maggiofiorentino.com - info: 055 2779350

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