giovedì 30 giugno 2011

Per la prima volta il Maggio in streaming!

Nella prestigiosa cornice di Piazza Signoria, dinnanzi alla Loggia dei Lanzi, nel cuore di Firenze e del Rinascimento, accanto al David di Michelangelo e ai simboli che rendono Firenze celebre nel mondo, il Concerto dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Maestro Zubin Mehta, sarà trasmesso in diretta sul portale ufficiale della Toscana (www.intoscana.it) e - in virtù della collaborazione con Fondazione Sistema Toscana – anche sul sito del Maggio Musicale Fiorentino (www.maggiofiorentino.com).
Per la prima volta un evento del Maggio Musicale Fiorentino viene trasmesso via web in streaming e questo è reso possibile grazie agli sforzi congiunti e alle energie messe in campo dalle due istituzioni (il Maggio Musicale Fiorentino e la Fondazione Sistema Toscana).
La trasmissione avrà inizio alle ore 21.00, con interviste e speciali a precedere il concerto, che inizierà alle ore 21.30. Ricordiamo che l’esibizione del 2 luglio, potrà contare sulla partecipazione del celebre violinista russo Vadim Repin, cui verrà affidata l’esecuzione del Concerto in re maggiore op. 35 per violino e orchestra (del 1878) di Pëtr Il'ič Čajkovskij.
Incorniciano il brano per violino ed orchestra la Sinfonia tratta dai Vespri siciliani di Giuseppe Verdi (del 1855), ad incipit di concerto, cui segue il coro "Va’ pensiero" da Nabucco sempre di Verdi (del 1842). Il programma termina con Ouverture 1812 op. 49 di Čajkovskij (composta nel 1880 circa ed eseguita per la prima volta a Mosca il 20 agosto 1882), che potrà contare sulla partecipazione straordinaria della Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri diretta dal Maresciallo aiutante Ennio Robbio.
La partnership tra le due Fondazioni intende promuovere le attività del Maggio e favorire la crescita dei pubblici più sensibili ai new media. Questo, di fatto, è il primo evento da valorizzare nell’ambito di un programma più ampio di concerti, spettacoli e opere da inquadrare in un accordo strutturato tra le due istituzioni.
Nei giorni successivi al concerto alcuni estratti video dell’evento e alcune interviste rimarranno accessibili sui rispettivi siti e su tutti i canali social del network intoscana.it per continuare a rivivere le magiche emozioni del concerto.
Ulteriori informazioni sono disponibili sui siti:
www.maggiofiorentino.com
www.intoscana.it

Il Maggio per Firenze in Piazza della Signoria

Nella splendida e secolare cornice di Piazza della Signoria, in quello scorcio suggestivo, che, provenendo da via dei Calzaiuoli, tiene alla sua sinistra Palazzo Vecchio e staglia a sfondo la Loggia dei Lanzi, lasciando intravvedere gli Uffizi, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino propone due appuntamenti straordinari, per programma ed interpreti, entrambi ad ingresso gratuito e contemplati all’interno dell'Estate Fiorentina 2011.
Ad esibirsi saranno tutti i complessi artistici del Maggio Musicale, ad iniziare dal Corpo di Ballo Maggio Danza, diretto da Francesco Ventriglia, giovedì 30 giugno; per proseguire poi con l’Orchestra ed il Coro del Maggio Musicale Fiorentino sabato 2 luglio, diretti dal direttore principale, il Maestro Zubin Mehta.
Il Galà di Danza del 30 giugno, alle ore 21.30, della durata di un’ora e mezza circa, proporrà nove momenti coreografici di grandissimo impatto, in cui ai ballerini di MaggioDanza si uniranno due coppie, una di primi ballerini e una di solisti, provenienti dal Corpo di Ballo del Teatro alla Scala (Mick Zeni, Nino Sutera, Mariafrancesca Garritano, e Marco Messina) così da auspicare collaborazioni sempre più frequenti fra i due teatri.
Apre il programma il valzer del I atto, da Il Lago dei cigni di Pëtr Il'ič Čajkovskij, sempre di Čajkovskij verrà eseguito il celebre Pas de deux, nell’indimenticabile coreografia di George Balanchine, a seguire il Passo a due di Sogno di una notte di mezza estate, per continuare con estratti da Serata Sacra (da RequiemSelon désir) ed un’anticipazione dello spettacolo The Genesis Tribute, che Maggio Danza proporrà al Festival di Bolgheri il prossimo 16 luglio.
Il secondo appuntamento, il concerto del 2 luglio, sempre alle ore 21.30, potrà contare sulla partecipazione del celebre violinista russo Vadim Repin, cui verrà affidata l’esecuzione del Concerto in re maggiore op. 35 per violino e orchestra (del 1878) di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Incorniciano il brano per violino ed orchestra la Sinfonia tratta dai Vespri siciliani di Giuseppe Verdi (del 1855), ad incipit di concerto, cui segue il coro "Va’ pensiero" da Nabucco sempre di Verdi (del 1842).
Il programma termina con Ouverture 1812 op. 49 di Čajkovskij (composta nel 1880 circa ed eseguita per la prima volta a Mosca il 20 agosto 1882), che potrà contare sulla partecipazione straordinaria della Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri diretta dal Maresciallo Aiutante Ennio Robbio.
L'ingresso ad entrambi gli eventi è libero.

Fondazione: obiettivo pareggio di bilancio

Il Consiglio d’Amministrazione del Maggio Musicale Fiorentino si è riunito per esaminare la situazione finanziaria della Fondazione e presentare il bilancio consuntivo del 2010.
Il Consiglio d’Amministrazione ha apprezzato i risultati raggiunti dal 74° Festival: fra i dati più significativi diffusi già ieri, ed oggi presentati in Consiglio, emerge un incremento delle entrate da botteghino pari al 60%, con un incasso pari a 1.632.073€, ed un’affluenza di circa 40.000 presenze nei vari eventi, con un incremento degli spettatori del 20%, e della fascia under 26 superiore al 50%, con una presenza complessiva che supera i 7.500 giovani.
Alla luce del taglio di 6 milioni di euro, rispetto all’anno precedente, operato dal Ministero della Cultura (contributo ordinario dello Stato, contributo straordinario per il 73° Festival, contributo aggiuntivo dello Stato, legge 388), il bilancio 2010 si chiude con una perdita di 8.3 milioni di euro.
Il prossimo 5 luglio la Sovrintendenza ha convocato i sindacati per presentare il bilancio consuntivo 2010 e nel contempo aprire un confronto sulle iniziative che si rendono necessarie a raggiungere l’obiettivo ineludibile del pareggio di bilancio.

martedì 28 giugno 2011

74° Maggio Musicale: tutti i numeri del Festival

Si è ufficialmente concluso giovedì 23 giugno 2011 il 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, con un memorabile concerto al Teatro Comunale in cui Mariella Devia, diretta da Daniele Callegari, accompagnata dall’Orchestra e dal Coro del Maggio Musicale Fiorentino, ha eseguito i tre finali donizettiani tratti Maria Stuarda, Anna Bolena e Roberto Devereux.

Ecco i numeri del 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino:
- più di 70 eventi in 51 giorni con opere, balletti, concerti, spettacoli per bambini, recital, brunch in musica, prove aperte, incontri con artisti, mostre, cinema, presentazioni di libri…
- 18 le collaborazioni con istituzioni culturali cittadine (Maggio Formazione, MaggiodiVino, Fabrica Europa, l’Homme Armé, Tempo Reale, Fondazione Giovanni Michelucci, il Conservatorio Luigi Cherubini, la Scuola Musicale di Fiesole, la Fondazione Palazzo Strozzi, il Gabinetto Vieusseux, gli Amici del Teatro del Maggio, la Biblioteca e la Caffetteria delle Oblate, il Musicus Concentus, l’Accademia Bartolomeo Cristofori, i Nuovi Eventi Musicali, l’A.GI.MUS di Fiesole, Pitti Immagine);
- 13 i luoghi cittadini coinvolti (Teatro Comunale, il Piccolo Teatro, il Teatro Goldoni, il Teatro della Pergola, il Cantiere Scenografico delle Cascine, la Biblioteca delle Oblate, Palazzo Vecchio, Palazzo Strozzi, la Stazione Leopolda, il Conservatorio Luigi Cherubini, il Cinema Teatro Odeon, l’Accademia Bartolomeo Cristofori, l’Aula Magna Careggi);
- 8 i Media Partner (Publitalia ‘80, Digitalia ‘08, Il Corriere della Sera, La Nazione, Rai Radio 3, Classeditori, TGT 24, Rete Toscana Classica);
- 34 i Partners coinvolti, che comprendono i soci fondatori, sponsor del festival o delle single iniziative (MIBAC, La Regione Toscana, la Provincia di Firenze, il Comune di Firenze, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la Camera di Commercio, l’Aeroporto di Firenze, APPS, Bassilichi, Coop Unicoop Firenze, Firenze Parcheggi, Gucci, KME, Publiacqua, Salvatore Ferragamo, Banca CR Firenze, Confindustria Firenze, Banca del Chianti Fiorentino, Fondazione Pignone, Four Seasons Hotel, Toscana Energia, Università degli Studi di Firenze, Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Fondazione Palazzo Strozzi, Maggio Fiorentino Formazione, Federturismo Confindustria, Federalberghi Firenze, Confederazione Nazionale Artigianato Firenze, Consorzio Firenze Albergo, APT, Marina Rinaldi, Giardino Torrigiani, Studio Architetto Paolo Fiumi, Desmo);
- 32 titoli in 43 serate nel 2011 (22 titoli in 39 serate del 2010);
- più di 86 artisti ospiti scritturati, cui si vanno ad aggiungere i seguenti complessi ospiti: Philarmonia Orchestra London; Contemporartensamble; I Blame Coco; Indigo Trio.
- 3 le nuove produzioni: Aida di Giuseppe Verdi (titolo inaugurale); L’Italia del destino di Luca Mosca e Gianluigi Melega; Il Lago dei Cigni, lo scandalo  Čajkovskij, balletto in 2 atti.
- 22 le opere contemporanee commissionate appositamente per il Festival del Maggio Musicale Fiorentino ed eseguite in prima mondiale: L’Italia del destino di Luca Mosca e Gianluigi Melega; 20 canzoni popolari rielaborate in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia da 20 compositori moderni, ed eseguite dal soprano Alda Caiello; Pinocchio, balletto all’interno di Maggio Bimbi, coreografia di Francesco Ventriglia e musica di Emiliano Palmieri.
- 2 prime esecuzioni in Italia: Variazioni per vibrafoni, pianoforti e musica registrata di Steve Reich; Terra di Luca Lombardi.

Presenze ed incassi
Gli spettatori hanno riservato al Festival una grande attenzione: oltre 40.000 presenze di cui circa 7.500 under 26:
37.171 presenze nel 2011 agli eventi a borderò, più del 20% rispetto al 2010;
7.315 i biglietti destinati ai giovani under 26 e acquistati con MAGGIO CARD o con la promozione per le scuole, 3171 in più rispetto al 2010;
7.886 biglietti per gli abbonati;
386.000 € l’incasso proveniente dai biglietti per gli abbonati supera del 25% l’incasso proveniente dai biglietti per gli abbonati nel 2010;
1.632.073 € l’incasso del 2011, che fa registrare un aumento delle entrate da botteghino di circa il 60%, in gran parte dovuto al controllo della scontistica, unita ad una migliore penetrazione commerciale.
Serata record d’incassi l’inaugurazione con 205.400 € rispetto ai € 56.870,70 del 2010.
Aida si è rivelata essere il titolo più apprezzato dal pubblico, con una percentuale d’occupazione del teatro in media pari al 95,3%, con un pubblico internazionale giunto da tutto il mondo, dall’India, dagli Stati Uniti, da tutta Europa ed Asia.
Vendite online:
5.085 i biglietti venduti online;
435.400 € l’incasso tramite vendita online, con un incremento del 40% rispetto al 2010;
Molte le iniziative che hanno avvicinato un pubblico nuovo:
4 serate straordinarie dalla forte valenza internazionale: accanto alla celebre jazz band di Nicole Mitchell hanno suonato 6 professori dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino martedì 21 giugno al Piccolo Teatro; l’appuntamento di I Blame Coco, debutto italiano dell’artista Coco Sumner e del suo complesso, che, in anteprima sugli eventi di Pitti Uomo, ha portato al Teatro Comunale un pubblico di giovani creativi (lunedì13 giugno); una serata al Museo della Specola (venerdì 10 giugno) con i più famosi fashion blogger giunti da tutto il mondo;  una festa nel giardino del Museo della Specola, con i danzatori di Maggio Danza, al termine della manifestazione più importante a livello internazionale dedicata ai fashion blogger (sabato 11 giugno)  e ancora…
MAGGIO SCUOLE
2 prova generale aperte
MAGGIO BIMBI
4 appuntamenti dedicati, divenuti 5 con una recita straordinaria del Balletto Pinocchio in data 21 maggio
MAGGIO ALTRA MUSICA
2 appuntamenti: I Blame Coco e Nicole Mitchell
MAGGIO PAROLE
2 appuntamenti: Al tempo di Gustav Mahler e Letture di Paolo Grassi
MAGGIO ARTE
4 appuntamenti realizzati a Palazzo Strozzi in collaborazione con Maggio Formazione
MAGGIO INCONTRI
5 appuntamenti
MAGGIO LIBRI
5 appuntamenti
GIORNATA DI STUDI
MAGGIO CINEMA
6 appuntamenti

Dati relativi ai media e alla stampa
La rassegna stampa è ancora in elaborazione (mensili ancora in uscita)
- 130 solo i ritagli stampa per il titolo inaugurale (le rassegne stampa specifiche sono in elaborazione), di cui il 25%% su stampa estera;
- 150 media diversi hanno menzionato il 74° Festival (TV, radio, carta stampata, web) di cui 50 stranieri;
- 120 gli accrediti a membri della press solo la sera dell’inaugurazione di cui il 25% stranieri;
- più di 250 passaggi dello spot, andati in onda in diverse fasce orarie su Canale 5, Rete 4, Italia 1 e sulle emittenti digitali del gruppo Mediaset;
- 200 passaggi sull’emittente Classica.
4 le dirette radiofoniche (28 aprile, 29 aprile, 22 maggio, 23 giugno) su RAI RADIO 3, su circuito EURORADIO.
Il concerto di Mariella Devia, andato in diretta la sera del 23 giugno, è stato ritrasmesso in via del tutto eccezionale, la mattina di sabato 25 giugno.
1 diretta televisiva  di Aida (3 maggio), trasmessa da RAI 5 e nei cinema (diretta in 75 sale italiane di cui 14 in Toscana, negli USA con 260 proiezioni programmate – verrà successivamente trasmessa  in ‘registrata’ in Europa, Canada, Sud America e Giappone a partire da novembre, ripetuta sino alla prossima stagione per oltre 250 sale).

Un particolare ringraziamento è rivolto a tutti i lavoratori del teatro, ai professori d’orchestra, agli artisti del coro, ai danzatori del corpo di ballo, ai tecnici e a tutto lo staff amministrativo, a tutti gli artisti ospiti, alle istituzioni e a tutti coloro che hanno preso parte e contribuito ai numerosi appuntamenti,  che con il loro impegno hanno reso possibile questo indimenticabile Festival.

mercoledì 22 giugno 2011

Mariella Devia: una regina per tre regine

Un’autorevole regina del belcanto per tre regine del melodramma: così si potrebbe definire in sintesi il programma virtuosistico donizettiano che Mariella Devia presenta con Daniele Callegari, sul podio del Maggio Musicale Fiorentino, a chiusura del 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino giovedì 23 giugno, alle ore 20.30 al Teatro Comunale.
Amata dal pubblico fiorentino, che l’ha sempre calorosamente accolta ed applaudita, Mariella Devia offre la sua voce a tre celebri regine inglesi del repertorio donizettiano: Maria Stuarda (nell’omonima opera che proprio a Firenze nel 30° Festival del Maggio 1967 conobbe la sua rinascita novecentesca, in un formidabile spettacolo con regia di Giorgio De Lullo e scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, protagoniste Leyla Gencer e Shirley Verrett), Anna Bolena (nel ruolo che fu di Maria Callas alla Scala con regia di Luchino Visconti e Gianandrea Gavazzeni sul podio) ed Elisabetta d’Inghilterra nel Roberto Devereux, un debutto nel ruolo per la regina del belcanto, che il prossimo novembre a Marsiglia esordirà il titolo in forma di concerto.
Si tratta di tre importanti e suggestivi finali d’opera, in cui ad arie di struggente bellezza fanno seguito altrettante cabalette, che richiedono una straordinaria tecnica vocale, e che esigono un’interprete che sappia accoppiare purezza di canto, slancio drammatico e formidabili doti virtuosistiche: Mariella Devia, appunto.
Precedono i finali d’opera, eseguiti con il Coro del Maggio Musicale, le sinfonie dei rispettivi titoli, eseguite dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Daniele Callegari.
Il concerto sarà trasmesso in diretta da RAI Radio3 a partire dalle ore 20.20 circa con cronache e commenti a cura di Renato Bossa.

martedì 21 giugno 2011

Aspinall e Merli: l'arte di Mariella Devia


La conclusione del 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino riserva gradite sorprese come il ritorno di Michael Aspinall, uno dei miti degli appassionati di belcanto di tutto il mondo. Ritiratosi dalle scene, il cantante inglese, che nel Maggio Musicale 1982 interpretò Mamma Oca nella Carriera di un libertino di Stravinskij messa in scena da Ken Russell, si dedica ora alle ricerche musicologiche e all’insegnamento. Aspinall sarà mercoledì 22 giugno, alle ore 21.00, al Piccolo Teatro del Comunale per presentare il concerto di Mariella Devia e Daniele Callegari dedicato alla regine donizettiane. Insieme ad Andrea Merli terrà una conferenza dal titolo L’arte di Mariella Devia con proiezioni di filmati di alcune fra le più belle interpretazioni del grande soprano ligure.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

lunedì 20 giugno 2011

Anna Anni: una mostra per ricordarla



La mostra, a cura di Moreno Bucci, è visitabile fino al 23 giugno nel Foyer di Platea del Teatro Comunale in coincidenza con gli spettacoli del 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino.

Poppea: un perfetto manuale di ars amandi

Fortuna, Virtù e Amore decretano il successo dei loro protetti: Nerone, Poppea, Ottavia, Ottone, Drusilla, Amalta, Lucano, Seneca; tribuni, patrizi e matrone, cortigiani, soldati e dame vissuti quasi duemila anni fa.
Il loro inesorabile destino è predetto fin dal prologo, recitato dalle tre dee; nella chiusa si evince chi governa realmente ogni vicenda ed ambizione umana, nessun’altra che Amore: ‘io le virtudi insegno, io le fortune domo […] ‘l mondo ai cenni miei si muta’.
L’ultimo titolo operistico del 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, L'incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi, si rivela essere un manuale d’amore perfetto ed ancor più avvincente e rivelatore nella brillante regia di Pier Luigi Pizzi.
I personaggi, già caratterizzati nel libretto, spassoso e più che mai attuale, di Giovan Francesco Busenello e dalla musica di Monteverdi (con verosimili innesti del Sacrati e del Ferrari, a quest’ultimo pare appartenere il celebre e sublime duetto finale fra l’imperatore Nerone e l’astuta Poppea: Pur ti miro pur ti godo), emergono con grandissima vivacità dalla tela variopinta di Pizzi, in un ampissimo ventaglio di relazioni amorose: Ottavia, sposa virtuosa, piange i tradimenti dell’imperatore Nerone, in preda all’irrefrenabile passione per Poppea, abile e sensuale conquistatrice, circondata da numerosi pretendenti, fra cui il giovane Ottone (già amante in passato di Ottavia), che tenterà d’uccidere Poppea dopo essere stato conquistato a sua volta dalla giovane e bella Drusilla (‘Le tempeste del cor tutte tranquilla;/ d’altri Otton non sarà che di Drusilla;/ e pur al mio dispetto, iniquo Amore,/ Drusilla ho in bocca, ed ho Poppea nel core.’); il poeta Lucano, in questa edizione e produzione dell’opera, cede all’amore per Nerone, e a seguire, tutti i personaggi, dalle nutrici ai paggi, dischiudono un fitto ordito di relazioni sentimentali (sia etero che omoerotiche), magistralmente definite con ironia e chiarezza, in un concatenarsi di scene che rendono L'incoronazione di Poppea un manuale d’amore di grandissima attualità.
Lo spettacolo è assolutamente imperdibile!
Ultimi posti disponibili per le recite di lunedì 20 giugno e mercoledì 22 giugno.

Il Maggio, Nicole Mitchell e il jazz

Marco Salvatori (oboe), Giovanni Piqué (clarinetto), Lorenzo Fuoco e Alessandro Alinari (violini), Jorg Winkler (viola), Elida Pali (violoncello), Andrea Dell'Ira (tromba) - professori dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino - si esibiranno insieme a Nicole Mitchell, Harrison Bankhead (contrabbasso) e Hamid Drake (percussioni), noti per essere il celebre Indigo Trio, affiancati da tre special guests, Pasquale Mirra (vibrafono e marimba), Renée Baker (violino) e Michael Blake (sax), in occasione del secondo ed ultimo appuntamento di MAGGIO ALTRA MUSICA, al Piccolo Teatro del Comunale, martedì 21 giugno 2011, alle ore 21.00.
Si tratta di un evento fortemente voluto all’interno del 74° Festival, con l’intento di creare momenti d’incontro fra i giovani ed il teatro, e richiamare al Maggio Musicale un pubblico non abituale o non avvezzo alla musica più propriamente detta classica o operistica.
Il concerto ha dunque l’appeal ed il carisma proprio del jazz, un genere contemporaneo fra i più sofisticati e stratificati, dove la densità di citazioni etniche si fonde con la tecnica dell’improvvisazione, con ritmi e modalità codificate che costituiscono la vera essenza del jazz.
In questa contaminazione si cimenteranno alcuni professori dell’Orchestra del Maggio Musicale, accanto a celebri interpreti: dall’ Indigo Trio a Michael Blake, da Renée Baker a Pasquale Mirra.
La sperimentazione a livello esecutivo, la fusione di tre nuclei così diversi ed eterogenei (Indigo Trio, Orchestra del Maggio e i tre special guests), la tecnica ed il virtuosismo di tutti e tre i gruppi, permetterà al pubblico di assistere ad un concerto straordinario, irripetibile, dove verranno eseguite composizioni note e già appartenenti al vasto repertorio dell’Indigo Trio.
Dalla produzione discografica dell’Indigo Trio ricordiamo: Afrika Rising; Frequency; Indigo Trio live in Montreal; Hope, Future and Destiny; Vision Quest; Xenogenesis Suite: a Tribute to Octavia Butler; Black Unstoppable.
Posto unico €15, con Maggio Card e Carta Giovani €10.

"O patria mia", identità nazionale e opera

Ultimo appuntamento martedì 21 giugno presso l’Altana vista Duomo della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26) per MaggioLibri, il ciclo di incontri letterari sul mondo della lirica, nato dalla collaborazione tra il Maggio Musicale Fiorentino e Cooperativa Archeologia. Alle 18.00 l’autrice Simonetta Chiappini presenterà O patria mia – Passione e politica nel melodramma italiano dell’Ottocento (Le Lettere, 2011), libro che disegna l’intreccio tra melodramma e storia d’Italia, tra passione e politica, esplorando i rivoli sotterranei e i meandri segreti di un’identità nazionale ancora da scoprire. Sarà presente il Coro della Cassa di Risparmio di Firenze diretto da Ennio Clari, che eseguirà alcuni celebri cori da opere italiane. Modera Giovanni Vitali, Responsabile Comunicazione Istituzionale del Maggio Musicale Fiorentino.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Gli stranieri ci hanno considerati, per almeno tre secoli, e ancor prima che fossimo una nazione, il “popolo cantante”. Italianità ha significato spontaneo talento musicale, ma anche vocazione alla pigrizia e alla delizia estetica, inerzia politica e inaffidabilità civile. Eppure il melodramma, frutto dello splendore e del malessere di un popolo oppresso, negli anni della riscossa risorgimentale è riuscito a interpretare la necessità di costruire il carattere nazionale: il “volgo disperso” geniale e truffaldino sarebbe divenuto, anche grazie alla musica, un popolo di eroi, di generosi combattenti, di martiri capaci di sacrificio e di coscienza civile. La trasformazione della donna-Italia da femmina violata e sconfitta, destinata a compiacere i vincitori e i potenti, a figura di immacolata redentrice fu rappresentata ed esaltata attraverso le peripezie vocali dell’eroina operistica, il soprano, che con la sua voce ardente e angelica ne incarnava il sublime destino di sacrificio, morte e resurrezione.
Simonetta Chiappini collabora con istituzioni internazionali come il Rossini Opera Festival e la Columbia University. Ha ideato e condotto spettacoli in collaborazione col Museo Archeologico di Firenze e la Fondazione Toscana Spettacolo ed è membro della Società delle Storiche Italiane. Tra le sue pubblicazioni figurano Folli, sonnambule, sartine. La voce femminile nell’Ottocento italiano (Le Lettere 2006), giunto nella rosa dei finalisti del premio Fida ninfa indetto dall’Accademia Filarmonica di Verona e un contributo sul melodramma negli Annali della Storia d’Italia (Risorgimento): La voce della martire. Dagli evirati cantori all’eroina romantica (Einaudi 2007).

venerdì 17 giugno 2011

Speciale video "L'incoronazione di Poppea"

 
 In collaborazione con www.intoscana.it, il portale ufficiale della Toscana

"L'incoronazione di Poppea" con Curtis e Pizzi

Con L'incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi, in scena al Teatro della Pergola il 18, 20 e 22 giugno, giungiamo all'ultimo titolo operistico in cartellone per il 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino.
Si tratta dell’ultimo dramma in musica di Monteverdi, andato in scena per la prima volta a Venezia, nel periodo di Carnevale del 1643, al Teatro Grimani, altresì noto come SS. Giovanni e Paolo, pochi mesi prima della morte del compositore, avvenuta nel novembre dello stesso anno (15 maggio 1567 – 29 novembre 1643).
Il dramma è innovativo per il soggetto storico che affronta: il passaggio da una trama mitologica, che caratterizzava i primi ‘recitar cantando’, ad una vicenda ispirata ad avvenimenti reali, venne percepito come un vero coup de théâtre.
Giovanni Francesco Busenello (1598 – 1659), colto drammaturgo ed esperto uomo di teatro, ne scrisse il libretto, traendo ispirazione dagli Annales di Tacito, Le Vite dei Cesari di Svetonio e probabilmente dall’Ottavia di pseudo-Seneca.
Si tratta di un dramma in musica che riscosse un notevole successo nella Venezia dei primi teatri pubblici a pagamento (novità assoluta che decreta una rivoluzione nel modo di concepire e fruire gli spettacoli): nella Serenissima Repubblica di Venezia di metà Seicento, in un periodo di grandissimo fermento, che portò a maturazione il neo-nato genere del melodramma e forgiò una nuova concezione dello spettacolo musicale e teatrale, non più considerato appannaggio esclusivo delle corti. L’incoronazione di Poppea costituisce così una delle pietre miliari nella storia dell’opera lirica italiana. Il genere operistico si emancipava e si evolveva a Venezia, dopo essere nato a Firenze, con la Camerata de’ Bardi, a cavallo tra il ‘500 ed il ‘600.
A mettere in scena l’ultimo capolavoro di Monteverdi, due veneziani d’adozione: Pier Luigi Pizzi che con questa mise-en-scène porta a termine il cosiddetto trittico monteverdiano (Orfeo del 1607, Il ritorno d’Ulisse in patria del 1639-40, L’incoronazione di Poppea del 1643), allestito al Teatro Real di Madrid; Alan Curtis che in quest’occasione propone per la prima volta a Firenze una nuova lettura musicale del dramma, rivelando un diverso modus operandi, rispetto a quello adottato nella sua edizione critica del 1989.
Suonano Il Complesso Barocco e l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
Nella parti principali Anders Dahlin (Ottone), Susan Graham (Poppea), Jeremy Ovenden (Nerone), Krystian Adam (Arnalta), José Maria Lo Monaco (Ottavia), Nicola Marchesini (Nutrice), Matthew Brook (Seneca) e Ana Quintans (Drusilla).
L’opera presenta una grandissima attualità per il linguaggio moderno, le espressioni talora audaci che denunciano le umane passioni e per l’aderenza parola-musica, in un recitar cantando in cui Busenello superò se stesso.
La produzione è a dir poco avvincente per l’incisiva caratterizzazione dei personaggi voluta da Pizzi, per le scene monumentali, che evocano la Roma dei Cesari, per la concertazione che presenta un’interessante ri-lettura di quanto trasmesso dalle fonti (di fatto i due manoscritti del 1643-1653, uno conservato a Venezia, l’altro a Napoli, molto discordanti fra loro, presentano solo il basso continuo e la linea del canto).
I molti misteri che avvolgono tuttora la coerenza e la composizione dell’opera non ne diminuiscono la potenza; ‘un miracolo’ dice Pier Luigi Pizzi ‘che il frutto di tante manipolazioni possa aver portato a compimento un’opera così coerente dall’inizio alla fine’.
Già esaurita la recita di sabato 18 giugno, ultimi posti disponibili per le repliche di lunedì 20 giugno e mercoledì 22 giugno.

giovedì 16 giugno 2011

Una notte di grande jazz con Nicole Mitchell



La grande Nicole Mitchell in concerto al Piccolo Teatro! Martedì 21 giugno alle ore 21.00. Con Indigo Trio, Pasquale Mirra, Michael Blake, Renée Baker e gli strumentisti dell'Orchestra del Maggio. Un eccezionale incontro di solisti!

Salonen e la Philharmonia Orchestra al Maggio

Era il 5 maggio 1989 quando l’appena trentunenne direttore finlandese Esa-Pekka Salonen (classe 1958) diresse sul podio del Teatro Comunale Pelléas et Mélisande di Claude Debussy, concerto inaugurale del 52° Maggio Musicale Fiorentino.
Oggi, a distanza di 22 anni, Esa-Pekka Salonen, a dimostrazione della lungimiranza di quella scelta, è uno dei direttori più acclamati nel panorama internazionale.
Per il suo ritorno a Firenze, venerdì 17 giugno, alle ore 20.30, dirige la Philharmonia Orchestra di Londra, di cui è direttore principale dal 2008, dopo essere stato direttore musicale della Los Angeles Philharmonic.
L’Orchestra londinese, fondata nel 1945 dall’allora produttore discografico inglese della EMI, Walter Legge, è sempre stata forgiata e diretta da celebri bacchette, da Otto Klemperer a Riccardo Muti.
Salonen e la Philharmonia si presentano alla platea fiorentina con un programma di composizioni molto amate e conosciute dal pubblico, e tali da poter dischiudere tutte le qualità, anche virtuosistiche, dell’orchestra: dalle atmosfere spettrali della Notte sul Monte Calvo (1867) di Modest Musorgskij alle zingaresche Danze di Galanta (1933) di Zoltán Kodály per approdare al mondo onirico e demoniaco della Sinfonia fantastica (1830): un viaggio emozionante, pieno di suggestioni, attraverso un secolo di grande musica.

martedì 14 giugno 2011

"Corpi creativi" al Piccolo Teatro

Allo scoperta dell'Incoronazione di Poppea

MAGGIO INCONTRI giunge al suo penultimo appuntamento in occasione dell’ultimo titolo operistico, a chiusura del 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino: il capolavoro di Claudio Monteverdi, L’Incoronazione di Poppea, rappresentato per la prima volta a Venezia (Teatro SS. Giovanni e Paolo) nel 1643, con libretto di Gian Francesco Busenello.
Mercoledì 15 giugno, alle ore 21.00, Francesca Zardini, Responsabile Media del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, introdurrà gli ospiti e i demiurghi dell’edizione fiorentina: il direttore d’orchestra, nonché autorevole filologo, Alan Curtis ed il celebre regista Pier Luigi Pizzi, nella splendida cornice del Saloncino del Teatro della Pergola, dove sono già iniziate le prove e fervono i preparativi in vista della prima rappresentazione, che avverrà sabato 18 giugno 2011, ore 20.30 (repliche lunedì 20 e mercoledì 22 giugno, sempre alle ore 20.30); produzione del Teatro Real di Madrid e del Gran Teatro La Fenice di Venezia.
Nell'occasione sarà presentato il volume La creazione impaziente. Pier Luigi Pizzi e il teatro di prosa di Pierfrancesco Giannangeli in uscita proprio in questi giorni per Titivillus Edizioni.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Ricordiamo che l’ultimo appuntamento di MAGGIO INCONTRI avrà luogo mercoledì 22 giugno 2011, alle ore 21.00, al Piccolo Teatro: Tre regine (donizettiane) per una regina (Mariella Devia), con Michael Aspinall e Andrea Merli.

lunedì 13 giugno 2011

I Blame Coco per la prima volta in Italia



I Blame Coco saranno stasera, per la prima volta in Italia, alle ore 21.00 al Piccolo Teatro del Comunale.

Steve Reich il minimalista al Teatro Goldoni

Martedì 14 giugno, alle ore 20.30, al Teatro Goldoni, il Contempoartensemble ritorna per il terzo anno consecutivo al Maggio Musicale Fiorentino, dopo aver proposto i ritratti musicali di Sir Peter Maxwell Davies nel 2009 (72° Maggio Musicale Fiorentino) e il Visual Concert dello scorso anno, dedicato a Kaija Saariaho e Jean-Baptiste Barrière (73° Festival).
Fondato nel 1992 da Mauro Ceccanti, il Contempoartensemble propone quest’anno un programma interamente dedicato al compositore statunitense Steve Reich, in occasione del suo 75° compleanno, con una selezione di opere, che coprono quasi quarant’anni di attività, dal 1967 al 2005: il concerto ha inizio con Violin Phase, per violino e musica registrata, del 1967, procede poi con la prima esecuzione italiana di Variazioni per vibrafoni, pianoforti e archi (per 4 vibrafoni, 2 pianoforti e 3 quartetti d’archi) del 2005, a seguire Cello Counterpoint per violoncello e musica registrata, del 2003, e termina con City Life per ensemble del 1995.
Da anni Steve Reich è una delle figure di punta della musica americana contemporanea ed uno dei principali esponenti del minimalismo. La sua musica, che ha nella componente ritmica il suo fulcro, trae ispirazione dalla musica africana, dal gamelan balinese, dal jazz di Coltrane e di Parker, ma anche dai grandi polifonisti e si basa sulla concezione del tempo ininterrotto, sul movimento continuo, sulla riproposta di moduli ritmici che creano atmosfere sonore di grande fascino. Con il grande compositore newyorkese, ormai oggetto di culto nel mondo, il Maggio continua la sua meritoria esplorazione nell’universo della musica contemporanea, troppo spesso trascurata in Italia.
Come per la Missa Ockeghem, la regia del suono ed elettronica è affidata a Tempo Reale.

"La tempesta" del '48 nelle parole di Grassi

Secondo appuntamento con Maggio Parole, in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi nell'ambito del progetto itinerante "Letture di Paolo Grassi e..." curato da Francesca Grassi e da Alessio Pizzech. Martedì 14 giugno, alle 18.00, a Palazzo Strozzi, Alessio Pizzech, Elena D’Anna e gli allievi attori della Compagnia teatrale universitaria Binario di scambio, prendono spunto da La Tempesta di William Shakespeare e dalla rievocazione dello storico allestimento del 1948 al Giardino di Boboli in Firenze; una rievocazione che nasce dal ricordo di un leggendario spettacolo fiorentino e dalla volontà di approfondire il pensiero di Paolo Grassi. Attraverso la presenza di Giulia Lazzarini, Luciano Alberti, Bruno Bartoletti e Leonardo Pinzauti verranno evocati quei legami arcani che legano parola e musica, epos e melos e che albergano spesso in quelle suggestioni che emergono da luoghi ed attori e dai testi che da loro traggono vita, e che indelebili vengono iscritti nelle memorie, collettive e personali.
Curioso segnalare come questo intersecarsi di ricordi, che mirano a richiamare alla memoria il celebre drammaturgo inglese ed il leggendario allestimento del 1948, alla Vasca dei Cigni del Giardino di Boboli, avvenga a 400 anni esatti dalla prima rappresentazione di The Tempest: era il 1° novembre 1611, presso il Whitehall Palace di Londra. Dagli annali del Teatro del Maggio si apprende che il Piccolo Teatro di Milano (che aveva iniziato la sua attività il 2 maggio 1947), portò The Tempest a Firenze alla sua seconda stagione, in occasione dell’11° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, per sette recite, dal 6 al 13 giugno 1948. La regia era quella di Giorgio Strehler, appena ventisettenne e alle prese con il suo secondo Shakespeare (reduce da Riccardo II), le scene quelle di Gianni Ratto, i costumi di Ebe Colciaghi, la coreografia del Corpo di Ballo del Maggio, affidata a Rosita Lupi, sul podio dell’Orchestra del Maggio Ettore Gracis. Alonso, re di Napoli era interpretato da Mario Feliciani, Sebastiano da un giovanissimo Nino Manfredi, Prospero da Camillo Pilotto, Antonio da Gianni Santuccio, Ferdinando da Giorgio De Lullo, Trinculo da Vittorio Caprioli, Calibano da Marcello Moretti, Ariel da Lilla Brignone.
Come ricorda Pier Marco De Santi, nel secondo volume Il Maggio Musicale Fiorentino, I grandi spettacoli: “anche Strehler, come epigono di Reinhardt ed in anticipo su Visconti, ha adoperato il luogo scenico come ‘spazio delle meraviglie’, attorno al quale costruire una regia smagliante di inventiva e di bellezza, in perfetto equilibrio tra rigore stilistico e sobria magnificenza […] un ‘luogo delle meraviglie’ come Boboli, di cui Strehler è riuscito a padroneggiare le suggestioni, non poteva che riportare gesto e parola ad una forza incantata tale da resistere alle soluzioni della natura, ed in essa fondersi ed armonizzarsi”.
A Salvatore Quasimodo era stata affidato il compito di fornire una nuova traduzione del testo.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

venerdì 10 giugno 2011

"Il ratto dal serraglio" del Maggio su RAI5

Prosegue con il coloratissimo Oriente da favola del Ratto dal serraglio di Mozart il ciclo di opere dai grandi teatri italiani trasmesse da Rai5. Domenica 12 giugno alle 10 va in onda il fortunato allestimento messo in scena nel 2002 da Eike Gramss, nella deliziosa cornice del Teatro della Pergola di Firenze. Sul podio Zubin Mehta, che ha fatto dell’opera di Mozart uno dei punti d’eccellenza del suo repertorio, fin da quando la diresse per la prima volta nel 1965 al Festival di Salisburgo.
Protagonisti dello spettacolo Markus John, nel ruolo del saggio Pascià Selim, Eva Mei e Rainer Trost come coppia nobile Kostanze-Belmonte, Patrizia Ciofi e Mehrzad Montazeri come coppia buffa Blonde-Pedrillo, e Kurt Rydl nel ruolo del crudele guardiano dell’harem Osmin, in questo allestimento costantemente accompagnato da un coccodrillo, portato a spasso come un cagnolino.
Il Singspiel, su libretto di Johann Gottlieb Stephanie il Giovane, andò in scena per la prima volta a Vienna il 6 luglio 1782, e segnò il primo successo di Mozart come “libero professionista”: si era infatti appena affrancato dagli obblighi che lo avevano tenuto legato per anni all’Arcivescovo Colloredo a Salisburgo.
Lo spettacolo è proposto in lingua tedesca con i sottotitoli in italiano. La regia televisiva è di George Blume.

mercoledì 8 giugno 2011

Giovani pianisti per Franz Liszt

Nella ricorrenza dei 200 anni dalla nascita di Franz (Ferenc) Liszt (Raiding 22 ottobre 1811 – Bayreuth 31 luglio 1886), il 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino ha voluto dedicare al compositore ungherese, emblema del Romanticismo e del più alto virtuosismo pianistico, un ciclo di concerti, eseguiti da giovani interpreti, selezionati dall’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, dal Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze e dalla Scuola di Musica di Fiesole.
Tre sono gli appuntamenti, da mercoledì 8 a venerdì 10 giugno, al Piccolo Teatro, alle ore 20.30 al Piccolo Teatro.
I programmi di ogni concerto permetteranno di riscoprire la più sublime arte pianistica, ora contemplativa, ora estremamente tecnica, ora passionale e romantica, ora impetuosa e rigorosa al tempo stesso.
Tutti i dettagli dei concerti sul sito del Teatro del Maggio: www.maggiofiorentino.com

lunedì 6 giugno 2011

Andrey Boreyko e l'OGI al Maggio Musicale

Prosegue la serie di concerti sinfonici del 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino; dopo aver applaudito Zubin Mehta e Semyon Bychkov, ritorna sul podio del Teatro Comunale, martedì 7 giugno alle ore 20.30, il direttore russo Andrey Boreyko, a guidare l’Orchestra Giovanile Italiana, fiore all’occhiello della Scuola di Musica di Fiesole.
Il programma presenta due capolavori fra i più celebri ed amati del Romanticismo e del Tardoromanticismo: la Sinfonia n° 8 in si minore di Franz Schubert (1797 - 1828), denominata Incompiuta, e la Sinfonia n° 6, sempre in si minore, meglio nota come Patetica di Pëtr Il'ič Čajkovskij (1840 - 1893).
Gli unici due movimenti interi de L’Incompiuta (allegro moderato e andante con moto) ed i quattro della Patetica (adagio, allegro con grazia, allegro molto vivace, finale-adagio lamentoso) sono fra i più noti del repertorio ottocentesco, mentre di rarissima esecuzione è il brano novecentesco (del 1936) ad apertura di concerto: Cantique d’Amour di Igor Markevitch (1912 - 1983), forse più noto come direttore d’orchestra e meno come compositore.
Igor Markevitch è stato per Firenze, e per l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, una figura emblematica, non solo per aver diretto concerti poi divenuti memorabili, ma anche per aver partecipato alla Resistenza e per aver contribuito in maniera decisiva alla rinascita dell’Orchestra del Maggio subito dopo la Liberazione.
Eseguire il suo Cantique d’Amour è dunque il modo più degno di onorarne la memoria.
Il concerto è davvero un MUST, un’occasione imperdibile,  per l’opportunità che offre di assistere ad un’esecuzione di due capolavori appartenenti rispettivamente al repertorio austriaco e russo, e ad un’opera novecentesca raramente eseguita.

domenica 5 giugno 2011

Il Lago... allagato vince anche sul temporale!

Matinée al Teatro Comunale finita in un trionfo in occasione dell’ultima recita de Il Lago dei Cigni,  lo scandalo Čajkovskij, straordinaria rivisitazione drammaturgica di Paul Chalmer, dell’omonimo balletto di Pëtr Il'ič Čajkovskij, andato in scena per la prima volta nel 1877.
Dopo un’interruzione, dovuta ad un problema tecnico legato al fortissimo temporale, del tutto inaspettato, che ha colpito la città, il balletto è ripreso grazie al lavoro dei tecnici del Maggio.
Durante la pausa e dopo una breve spiegazione dell'accaduto, da parte del Direttore del Corpo di Ballo, Francesco Ventriglia, il pubblico, informato del fatto che avrebbe avuto la facoltà di lasciare il teatro (con eventuale rimborso del biglietto, per il disagio subito), ha preferito rimanere ed attendere che lo spettacolo riprendesse.
Ciò è avvenuto, ed ha permesso agli spettatori pazienti ed entusiasti di applaudire alla fine per più di dieci minuti (e più volte a scena aperta) la bravura e la tecnica del Corpo di Ballo di Maggio Danza diretto da Francesco Ventriglia: Bruno Milo (nei panni di Pëtr Il'ič Čajkovskij), Federica Maine (nel duplice ruolo del cigno bianco e del cigno nero), Alessandro Riga (Vladimir, nipote di Čajkovskij), Sabrina Vitangeli (Aleksandra Davydov, sorella di Čajkovskij), Paola Vismara (Visione di Antonina Miljukova, moglie di Čajkovskij), e tutti gli altri danzatori del corpo di ballo.
Il lago ha dunque vinto sul temporale e… la forza aggregatrice del teatro ha vinto sul maltempo, gratificando il pubblico – che pazientemente ha atteso –, tutti gli artisti del Corpo di Ballo, i Professori dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, diretta da Nir Kabaretti, ed i tecnici del Teatro che hanno lavorato con la massima dedizione affinché lo spettacolo potesse riprendere il prima possibile.

venerdì 3 giugno 2011

Controtenori e castrati: se ne parla alle Oblate

Martedì 7 giugno presso l’Altana vista Duomo della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26, II piano) doppio appuntamento per Maggio Libri, il ciclo di incontri letterari sul mondo della lirica, nato dalla collaborazione tra il Maggio Musicale Fiorentino e Cooperativa Archeologia. Dalle 18 si terrà la presentazione di Controtenori. La rinascita dei «nuovi angeli» nella prassi esecutiva dall'opera barocca di Alessandro Mormile (Zecchini Editore), il quale si interroga su chi siano i controtenori, e perché si sia giunti al loro impiego nelle moderne esecuzioni delle opere barocche, attraverso l’analisi della rinascita artistica di un registro vocale maschile al quale va riconosciuta pari dignità rispetto a quelli di tenore, baritono e basso, ed il cui utilizzo si è sviluppato, nel corso del Novecento, sia nella renaissance del teatro musicale seicentesco e settecentesco, sia nell'opera contemporanea.
A seguire, Lustrini per il regno dei cieli. Ritratti di evirati cantori di Luca Scarlini (Bollati Boringhieri), sulla figura dei castrati, che illumina alcune zona d’ombra nella saga plurisecolare degli eunuchi italici, vite d’inferno al servizio del paradiso. Ex uomini consegnati a un’immobile infanzia vocale, e a volte, nei casi più fortunati, protagonisti di carriere strepitose, che li facevano idolatrare come odierni divi del rock. Il libro ha il pregio di una prospettiva originale: riscatta l’umanità degli evirati restituendoli a una dimensione malinconica e straziante, estranea ai toni parodistici e grotteschi, spesso in uso sull’argomento e abbonda di riferimenti alla cultura attuale, spiegando per esempio come tanta musica contemporanea (anche jazz, pop e rock) insegue i fantasmi dei castrati con modi vocali quali il falsetto e certe fonazioni infantili.
Modera Giovanni Vitali, Responsabile Comunicazione Istituzionale del Maggio Musicale Fiorentino.
Ingresso libero.

Il "Satyricon" di Fellini conclude Maggio Cinema

Con il Satyricon di Federico Fellini lunedì 6 giugno, alle ore 20.30, al Piccolo Teatro del Comunale giunge al termine la rassegna cinematografica curata, all’interno del 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, da Gabriele Rizza.
Segnaliamo che la pellicola ottenne quattro nastri d'argento: "Miglior attore non protagonista" (Fanfulla), "Miglior fotografia a colori" (Giuseppe Rotunno), "Miglior scenografia" (Danilo Donati e Luigi Scaccianoce), "Migliori costumi" (Danilo Donati) e che tra le comparse utilizzate appare anche Renato Fiacchini, in arte Renato Zero.
Prima di Roma oggi (1972) c’è la Roma di ieri. Ugualmente debordante, sontuosa, meschina, frusciante umanità disillusa e vite allo sbando. Liberamente ispirato al Satyricon di Petronio Arbitro (primo secolo d.C.) Fellini racconta le peripezie di Encolpio e Ascilto, due giovani vitelloni che vivono di espedienti nella Roma di Nerone, per rivedere e esaltate il suo smisurato senso della fantasia.
La creatura che emerge è prensile, fiabesca, sgargiante, ambiziosa, smisurata e delirante. Il mondo onirico felliniano è ancora una volta il protagonista assoluto. La sua visione del mondo (mistica e religiosa, blasfema e pessimista) e la sua visione del cinema, scatola magica e surreale, farneticante di apparizioni, fuoriesce senza soluzione di continuità. Una tavolozza figurativa di rara bellezza che alla ricchezza esteriore contrappone una profonda crisi esistenziale, una funerea deriva, un notturno inoltrarsi come dentro un horror vacui che inevitabilmente trascina alla morte. Come il più colorato e carnevalesco degli addii.

mercoledì 1 giugno 2011

Video: Ventriglia, il mio MaggioDanza



Il giovanissimo direttore di Maggio Danza ci parla del programma 2011 (in collaborazione con intoscana.it)

Video: Federica Maine, protagonista del Lago



Ai microfoni di intoscana.it la prima ballerina del Corpo di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino (in collaborazione con intoscana.it)

Una mostra per Anna Anni, signora dei costumi

Si inaugura oggi, durante la prima rappresentazione del Lago dei Cigni al Teatro Comunale, la mostra che il Teatro dedica al ricordo di Anna Anni, e che rimarrà allestita fino al 23 giugno quando terminerà il 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino.
La celebre costumista, nata nel 1926 in provincia di Firenze (a Marradi, al confine tra la Toscana e la Romagna), esordì nel 1953, creando i costumi del Volpone di Ben Johnson e de La Locandiera di Carlo Goldoni, entrambi diretti da Orson Welles; da quel momento la sua arte vestì famosi ed acclamati cantanti lirici, ballerini, attori di prosa e divi di Hollywood: Maria Callas, Monserrat Caballé, Luciano Pavarotti, Plácido Domingo, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Anna Magnani, Valentina Cortese e Fanny Ardant, per citarne solo alcuni. Importantissimo fu il sodalizio con un altro celebre fiorentino, Franco Zeffirelli; già al 1956 risale Turandot di Giacomo Puccini, ed ancora indimenticabili rimangono i costumi de I Pagliacci di Leoncavallo del 1982, e della Cavalleria Rusticana di Mascagni dello stesso anno, di Carmen di Bizet per il Metropolitan di New York del 1996, ed ancora quelli del film Otello di Verdi, per i quali ottenne una nomination all’Oscar nel 1987. Un sodalizio che funzionò sia nel teatro che nel cinema, e sempre per Franco Zeffirelli curò i costumi di Un tè con Mussolini e Callas forever.
A distanza di quattro anni dalla mostra che venne ospitata a Palazzo Pitti, il Teatro Comunale ha deciso, nell’anno della sua scomparsa, di dedicarle una mostra per ricordare il suo piglio fiorentino, associato alla mitezza del carattere e alla dolcezza della persona, e di riportare alla memoria l’importante contributo che, con la sua arte delicata e dotta, portò in celebri produzioni diventate leggendarie negli annali del teatro.
Il Sovrintendente Francesca Colombo ebbe modo di collaborare con lei al Teatro alla Scala, e di lei il Sovrintendente ama citare questo pensiero: “Molte volte, osservando un costume su un manichino o appeso in un armadio di sartoria, non posso fare a meno di pensare come esso, spogliato del corpo che rivestiva ed estrapolato dal contesto di cui faceva parte, assuma fatalmente un altro significato e una diversa valenza. Il costume, e in particolare quello teatrale, è, infatti, un progetto destinato a prendere vera e propria vita soltanto nel momento in cui, spente tutte le luci, si dischiude il sipario e entra finalmente a far parte di quella precisa scena di cui è parte integrante, così come lo ha voluto il regista nella sua unitaria visione della messinscena”.
Questo il testamento spirituale di Anna Anni, colei che partecipò alla rivoluzione scenica, iniziata negli anni ’50, grazie all’affermarsi del teatro di regia con i geni di Luchino Visconti e Giorgio Strehler, una rivoluzione silente che investì dapprima il teatro di prosa e poi passò al melodramma, e a cui l’amabile costumista fiorentina prese parte, attraverso le minuziose ricerche storiche ed il gusto per i dettagli e le straordinarie finiture a livello di sartoria.
Sarà possibile vedere alcuni dei suoi gioielli, facente parte dell’archivio del Teatro Comunale (sia figurini che costumi) durante gli orari degli spettacoli.

Video: MaggioDanza prova "Il lago dei cigni"



A Firenze in scena l'originale interpretazione del capolavoro del compositore russo curata dal coreografo Paul Chalmer (in collaborazione con intoscana.it)