mercoledì 31 ottobre 2012

Il ritorno di Tomas Netopil al Maggio

Quinto ed ultimo concerto del ciclo ‘Grandi Direttori’ al Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, sabato 3 novembre e domenica 4 novembre 2012: Tomas Netopil (classe 1975) chiude la rassegna dedicata alle giovani bacchette, già apprezzate dal pubblico e dalla critica, che si sono cimentate sul podio del Nuovo Teatro dell’Opera, accanto a solisti di fama internazionale accompagnati dall’Orchestra e dal Coro del Maggio Musicale Fiorentino.
Insieme al soprano Andrea Dankova, al tenore Suren Maksutov, al baritono Daniel Schmutzhard, e all’Orchestra e dal Coro del Maggio Musicale Fiorentino, Tomas Netopil, di origine céca, già noto alla sala fiorentina dal 2006, anno del suo debutto a Firenze, ha in programma Le campane, cantata op. 35 per soli, coro e orchestra di Sergej Rachmaninov e la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73, che Johannes Brahms (1833-1897) compose nel 1877.
Al 1913 e al soggiorno romano di Sergej Rachmaninov (1873-1943) risale la composizione della cantata op. 35 per soli, coro e orchestra, Kolokola ovvero Le campane, ispirata a The Bells di Edgar Allan Poe, di rara esecuzione in Italia e dunque cammeo importante in questa programmazione autunnale, che ha cercato di offrire al pubblico la possibilità di ascoltare le grandi opere del repertorio europeo, alternate a brani più rari.
Si tratta di due capolavori di grande respiro, due ‘affreschi sonori’ che anticipano il Mehta Festival che inizierà venerdì 9 novembre 2012 con l’esecuzione della tanto attesa Sinfonia n° 2 in do minore di Gustav Mahler, altresì nota come Resurrezione.
La prova generale di sabato mattina (ore 10.30) è aperta e dedicata alle scuole.
Ricordiamo l’appuntamento che precede il concerto della domenica: una guida all’ascolto, nella medesima sede del concerto (Nuovo Teatro dell'Opera), domenica 4 novembre, ore 15.45 (per la guida all’ascolto ingresso libero fino ad esaurimento posti).

sabato 27 ottobre 2012

È morto Hans Werner Henze

Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ricorda con affetto e ammirazione il grande compositore Hans Werner Henze, scomparso oggi a Dresda all'età di 86 anni, protagonista, anche nelle ultime stagioni e festival, di memorabili serate.

venerdì 26 ottobre 2012

Valčuha e Bozhanov al Nuovo Teatro

Quarto appuntamento autunnale per la serie dedicata ai giovani e già famosi direttori d’orchestra e ai grandi interpreti: venerdì 26 ottobre 2012, alle ore 20.30, Juraj Valčuha (classe 1976) è sul podio del Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze per dirigere il pianista Evgeni Bozhanov (classe 1984) e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Si tratta di un ritorno per il direttore slovacco Juraj Valčuha, che debuttò al Maggio nel febbraio 2011. Per Evgeni Bozhanov è invece un debutto.
Questo concerto autunnale presenta un programma particolarmente articolato (come era quello del 2011), a testimoniare l’ecclettismo e la versatilità dei due musicisti. Si parte con il poema sinfonico Prélude à l’après-midi d’un faune (Preludio al pomeriggio di un fauno) del 1892-1894, di Claude Debussy (1862 - 1918)- frutto delle suggestioni scaturite dalla lettura dell’omonima poesia di Mallarmé e primo esempio di impressionismo musicale; segue la Rapsodia su un tema di Paganini  del 1934 di Sergej Rachmaninov (1873-1943), una trascrizione tratta dal tema del Capriccio n° 24 di Niccolò Paganini: il virtuosismo che Paganini richiede al violino è parimenti richiesto al pianoforte, nella scrittura di Rachmaninov.
La seconda parte del concerto pone ad incipit quasi una rarità: la fantasia sinfonica del 1946, dall'opera fantastica Die Frau ohne Schatten di Richard Strauss (1864- 1949), recentemente rappresentata con grande successo al Festival del Maggio Musicale del 2010.
Ultimo brano a descrivere le rivoluzioni musicali in atto fra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900: La valse di Maurice Ravel (1875-1937), composto a cavallo tra il 1919 ed il 1920, apoteosi celebrativa e raffinatissima stilizzazione del valzer viennese.
Ricordiamo l’appuntamento che precede il concerto della domenica: una guida all’ascolto, nella medesima sede del concerto (Nuovo Teatro dell'Opera), domenica 28 ottobre, ore 15.45 (per la guida all’ascolto ingresso libero fino ad esaurimento posti).

martedì 23 ottobre 2012

Dal 2013 Alberto Triola Coordinatore Artistico

Da gennaio 2013 Alberto Triola sarà il nuovo Coordinatore Artistico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Nel processo di riorganizzazione interna di questa gestione, si è deciso di puntare alla ricerca di una persona con competenze trasversali e con un profilo artistico e gestionale, capace di coordinare tutta l’area artistica del Teatro.
Impegnato stabilmente in campo teatrale e musicale da oltre un ventennio, dal 2002 Alberto Triola si distingue come direttore artistico alla guida di teatri e festival italiani, firmando stagioni di riconosciuti successi che vedono la consacrazione di nuovi talenti vocali, registici e direttoriali, e il debutto in Italia di alcuni registi di fama internazionale.
Nato a Milano nel 1965, dopo gli studi musicali (violoncello) e universitari (ingegneria e discipline della musica e dello spettacolo), matura il proprio profilo professionale in quattordici stagioni passate al Teatro alla Scala di Milano, dove dal 1988 al 2002 ricopre diversi incarichi.
Cesare Mazzonis, nel 1990, è il primo a istradarlo nella carriera dell’organizzazione teatrale; dopo due anni come segretario di produzione, perfeziona la formazione professionale nella direzione artistica accanto a figure come Alberto Zedda, Roman Vlad e Gianni Tangucci, dei quali è stretto collaboratore negli anni 1992/1995. È poi assistente organizzativo del direttore musicale del Teatro alla Scala dal 1995 al 2000. Passa quindi alla direzione degli allestimenti scenici, dove collabora con il direttore Franco Malgrande nell’organizzazione del trasferimento temporaneo delle attività della Scala al Teatro degli Arcimboldi e nella riorganizzazione logistica e funzionale dei laboratori scenotecnici, trasferiti all’area ex-Ansaldo.
Nel febbraio 2002 il Maestro Giancarlo Menotti lo chiama al Festival dei Due Mondi di Spoleto, dove ricopre – per la XLV edizione del Festival - il ruolo di segretario artistico, collaborando a ideare e organizzare un cartellone con un Macbeth verdiano vincitore del Premio Abbiati della critica come miglior spettacolo dell’anno 2002.
Nel febbraio 2003 è chiamato al Teatro Carlo Felice di Genova, dapprima come segretario artistico, quindi come direttore artistico, incarico ricoperto fino al maggio 2007. Con la sua guida il massimo genovese conosce uno dei periodi artisticamente più fecondi della sua storia recente.
Ha rivestito per sei anni (dal 2003 al 2008) la carica di direttore artistico-musicale del Teatro Ponchielli di Cremona, promuovendo – tra gli altri progetti - l’integrale del teatro musicale monteverdiano in collaborazione con diversi teatri di tradizione italiani e proponendo diversi titoli nuovi per la storia teatrale della città, con capolavori del Barocco e del Novecento. Negli stessi anni firma il cartellone del Festival Claudio Monteverdi, rassegna internazionale dedicata alla musica barocca, sacra e profana.
Nel luglio 2007 è a Bologna in qualità di assistente del sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, quindi - dal 2008 al giugno 2011 - come direttore della Scuola dell’Opera Italiana, innovativo progetto di formazione artistica e professionale per giovani artisti promosso e attivato dal Teatro Comunale stesso, che ha scoperto e fatto conoscere diversi nuovi talenti vocali e direttoriali.
Nel 2010 è stato consulente artistico per le attività di formazione della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, e nel 2011 consulente artistico del Teatro Lirico di Cagliari.
Profondo conoscitore della "macchina" teatrale, sia in senso organizzativo-aziendale, sia sotto l'aspetto dei diversi profili professionali e artistici coinvolti nella produzione di spettacoli dal vivo in ambito musicale; attento e sensibile negli aspetti relazionali della gestione delle risorse umane; particolarmente incline alla ricerca e valorizzazione culturale di repertori poco esplorati o da riscoprire (il Barocco, il Moderno e Contemporaneo europeo e americano) è regolarmente presente nelle giurie di concorsi internazionali di canto, costantemente alla ricerca di nuovi talenti vocali, registici e direttoriali.
Dal 2010 ha istituito a Martina Franca la nuova Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, di cui è direttore, con lo scopo di individuare giovani cantanti da indirizzare nell’ambito specialistico del Belcanto, da sempre territorio privilegiato delle proposte artistiche del Festival pugliese.
Ha al suo attivo come regista alcune felici produzioni operistiche all’estero (Il signor Bruschino, Carmen, Macbeth), e ha curato diverse pubblicazioni, tra le quali il volume "Riccardo Muti alla Scala", edito da Rizzoli e, di prossima pubblicazione per Zecchini, la monografia "Una vita per l'opera. Giulio Gatti Casazza (1869/1940)".
È direttore artistico del Festival della Valle d’Itria dal gennaio 2010.

La musica sposa i diritti umani

Un appuntamento irripetibile, frutto della collaborazione tra due eccellenze internazionali: il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights / Europe.
Sabato 24 novembre 2012, nel week-end in cui si celebra negli Stati Uniti il Giorno del Ringraziamento, Firenze ospiterà un evento straordinario, promosso per raccogliere fondi da destinare alla difesa dei diritti umani e in favore della grande musica: per la prima volta in assoluto, un’opera lirica - in forma semiscenica - sarà rappresentata al Nuovo Teatro dell’Opera, a seguire una cena di gala e un’asta esclusiva.
Diritti umani e musica si trovano accostati in un binomio, che mette in luce la valenza universale di entrambi i messaggi: l’uomo non può vivere se vede negati i propri diritti, ma altresì non può vivere senza musica. Un nuovo modo di fare fundraising in favore di due cause universali, che unite diventano ancora più forti.
Zubin Mehta, Direttore Principale a Firenze dal 1985, da sempre impegnato sul fronte dei diritti umani, dirigerà il Coro e l'Orchestra del Maggio Musicale per dare vita a una memorabile rappresentazione dell’ultimo capolavoro di Giacomo Puccini, Turandot, insieme ad un cast di altissima qualità.
L’asta, che avrà luogo dopo una prova di Turandot, con un battitore autorevole e quella suspense e quei rituali coinvolgenti che attirano chi vuole rilanciare, avrà in catalogo esperienze esclusive e lotti unici. I proventi dell’asta, insieme a quelli raccolti anche grazie alla cena e a una lotteria win-win, saranno interamente destinati a progetti del RFK Center e del Maggio Musicale Fiorentino.
Madrine della serata saranno Kerry Kennedy, Presidente del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights, la defender Marina Pisklakova, attivista leader dei diritti delle donne in Russia, la laureate Aminatou Haidar, in prima fila nella difesa dei diritti del popolo Saharawi nel Sahara Occidentale, e Francesca Colombo, Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino. Molti gli special guests attesi da ogni parte del mondo.
Il RFK Center Europe è stato istituito nel 2005 per promuovere e sviluppare i progetti del RFK Center for Justice and Human Rights con sede a Washington. Attraverso gli uffici di Firenze, RFK Center Europe porta avanti progetti di educazione ai diritti umani in Europa, ed è promotrice di cambiamento.
Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, dal 1933 sede di uno dei festival più antichi d’Europa, ospita da gennaio a dicembre opere, balletti, concerti, raggiungendo nel festival, che ogni anno si tiene in primavera, il culmine della produzione contemporanea, della creatività, della multidisciplinarità fra diverse discipline, performing arts e arti visive; un’eccellenza apprezzata in tutto il mondo, come le numerose tournées all’estero testimoniano.
Per informazioni e prenotazioni: www.rfkennedyeurope.org e www.maggiofiorentino.com.

giovedì 18 ottobre 2012

Inkinen, Accardo, Claycomb: tris d'assi al Nuovo Teatro

Venerdì 19 ottobre e domenica 21 ottobre 2012, tre grandi interpreti – Salvatore Accardo, Pietari Inkinen, Laura Claycomb –, accompagnati dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, si cimentano in un repertorio assolutamente mitteleuropeo, due pagine novecentesche, composte a distanza di 37 anni l’una dall’altra, che descrivono l’evoluzione del pensiero musicale europeo dall’inizio del ‘900 agli anni che precedettero la Seconda Guerra Mondiale. Dell’ungherese Béla Bartók si esegue il Concerto n° 2 per violino e orchestra (composto nel 1938) cui segue la Sinfonia n. 4 in sol maggiore Das himmlische Leben, La vita celestiale (1899 - 1901) dell’austriaco Gustav Mahler.
Un concerto che si apre con un brano composto alla soglia del secondo conflitto mondiale, intriso di quella forte propensione a rielaborare ispirazioni autoctone, propria dell’ungherese Béla Bartók, in un momento in cui dell’Impero austro-ungarico rimanevano solo reminiscenze sbiadite.
Nella Sinfonia n. 4 invece viene rievocato l’Impero Asburgico poco prima della I Guerra Mondiale con chiari riferimenti romantici e popolari: Das himmlische Leben, La vita celestiale di Gustav Mahler, nell’ultimo movimento incornicia Wir geniessen die himmlischen Freuden, un canto o lied estratto da Des Knaben Wundernhorn (Il corno magico del fanciullo), un ciclo di canti popolari, pubblicati in Germania, a cura degli autori romantici Clemens Brentano e Achim von Arnim, ma all’inizio del XX secolo dello spirito romantico tedesco di inizio ‘800 rimanevano solo suggestioni lontane. La più breve fra le sinfonie mahleriane, e fra le prime ad essere conosciute dal grande pubblico, è forse la più serena, intessuta di richiami alla natura, di rimandi popolareschi e di ritmi di danza in atmosfere che richiamano la lezione schubertiana.
Ricordiamo l’appuntamento che precede il concerto della domenica: una guida all’ascolto, nella medesima sede del concerto (Nuovo Teatro dell'Opera), domenica 21 ottobre, ore 15.45 (per la guida all’ascolto ingresso libero fino ad esaurimento posti).

A novembre il Mehta Festival!

A novembre arriva un eccezionale Mehta Festival al Nuovo Teatro dell'Opera di Firenze! 3 concerti - il 9 e il 10 con la Seconda Sinfonia di Gustav Mahler, il 30 con il duo Güher e Süher Pekinel e musiche di Paul Hindemith, Béla Bartók, Antonín Dvořák - e 6 esecuzioni della Turandot di Giacomo Puccini in forma semiscenica con un cast di fama internazionale - 27, 28, 29 novembre; 2, 4, 5 dicembre.
Mehta Festival, i grandi interpreti e la grande musica alla portata di tutti! Dal 24 ottobre in vendita on line e alla biglietteria del Teatro Comunale un carnet che comprende 2 concerti (10 e 30 novembre), Turandot (data a scelta fra 28 novembre, 4 e 5 dicembre) e un'esclusiva visita al backstage con un incontro con gli artisti ad un prezzo davvero eccezionale: 133 euro nel I settore, 105 euro nel II settore, 49 euro nel III settore. Compra il carnet e risparmi il 30%!

mercoledì 17 ottobre 2012

Zubin Mehta premiato da Shimon Peres

Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è felice d’annunciare che il Maestro Zubin Mehta, Direttore Principale dal 1985, e dal 2006 Direttore Onorario a vita dell’Orchestra del Maggio Musicale, ha ricevuto da Shimon Peres, premio Nobel per la Pace, Presidente di Israele, la ‘Presidential Medal of Distinction’ ovvero una medaglia presidenziale ‘di distinzione’, un’onorificenza motivata dalle intese relazioni diplomatiche intessute dal direttore indiano negli ultimi cinquant’anni, una sorta di diplomazia musicale, che Zubin Mehta ha così definito ‘se potete cantare insieme potete anche vivere insieme’.
Nelle toccanti parole di Shimon Peres, che sanciscono un’amicizia che dura da più di quarant’anni, il Presidente ha mosso i cuori di coloro che sono intervenuti: “Zubin, sei venuto qui per dirigere l’orchestra, ma sei divenuto il ‘direttore’ dei nostri cuori” ed ancora ha proseguito “Israele era un dramma, tu ci hai trasformato in un dramma sinfonico, senza comprometterci l’uno con l’altro. Ci hai armonizzato”.
Zubin Mehta è il primo personaggio, non di origine o religione ebraica, a ricevere questa onorificenza.

sabato 6 ottobre 2012

Barbablù in tournée a Lucca

L’Ufficio Scuole del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino si trasferisce sabato 6 ottobre 2012 a Lucca, per far rivivere al Teatro del Giglio il progetto, che pochi mesi fa ha coinvolto il Liceo Machiavelli-Capponi di Firenze e il Liceo Musicale Passaglia di Lucca.
Una favola senza età, liberamente ispirata al testo di Charles Perrault (1628 - 1703), ha offerto uno spunto che legasse il cartellone del Maggio Musicale Fiorentino a un progetto formativo regionale (fra Firenze e Lucca), andato in scena per la prima volta al Piccolo Teatro di Firenze, quasi in contemporanea al dittico di Béla Bartók (Il mandarino meraviglioso e Il castello del Duca Barbablù) durante il 75° Festival.
Si tratta di un esperimento già eseguito in lingua italiana e francese, a dimostrare la versatilità dell’opera, degli allievi, del lungo e appassionante lavoro di interpretazione e analisi del testo durante l’anno scolastico 2011/2012.
Al Teatro del Giglio, con i medesimi interpreti, lo stesso set, in lingua italiana, va in scena la replica dello spettacolo, nato da un pretesto letterario, che ha offerto chiavi di approfondimento e laboratori per due licei toscani, che hanno lavorato a distanza: le classi si sono cimentate nella rilettura di una storia, nella composizione di un’opera in musica, nell’esecuzione, in palcoscenico ed in buca, della medesima.
Il progetto, che ha coinvolto il Liceo Machiavelli-Capponi di Firenze e il Liceo Musicale Passaglia di Lucca dimostra ancora una volta come il Teatro del Maggio -con un ampio ventaglio di iniziative didattiche e laboratori sempre nuovi- miri a radicarsi nel territorio, coinvolgendo istituti scolastici di ogni grado e indirizzo afferenti al Comune e alla Provincia di Firenze e alla Regione Toscana.
Quando Perrault scriveva Barbablù, le favole erano particolarmente apprezzate in quanto permettevano una doppia lettura: una destinata ai bambini, per insegnare loro una morale, e l’altra rivolta agli adulti perché la favola, piena di sottintesi, presentava molti passaggi ironici, capaci comunque di far riflettere. È in questa ottica che il laboratorio teatrale del Liceo Machiavelli ha intrapreso un lavoro collettivo, al quale hanno partecipato gli studenti, in veste di attori e sceneggiatori, insieme agli insegnanti e agli studenti del Liceo Musicale Passaglia di Lucca.
L’esito di questi laboratori trasversali, che hanno squadernato ed investigato ogni singolo aspetto e metatesto dell’opera di Béla Bartók (1881 - 1945), ha dato vita ad uno spettacolo completamente nuovo, con libretto e musiche originali. La modernità della favola e la sua ricchezza nei messaggi consente di realizzare uno spettacolo che si rivolge sia ad un pubblico di bambini che ad un pubblico di adolescenti: gli uni si confronteranno con una dimensione fantastica, gli altri con i temi che Perrault e Bartók affrontano e cioè quelli dell’ingenuità, che non permette di riconoscere l’aspetto preoccupante e minaccioso che spesso la realtà mostra, e la solitudine, alla quale l’uomo moderno è spesso condannato.

giovedì 4 ottobre 2012

Wellber e la Buniatishvili al Nuovo Teatro

Riprende la stagione dei concerti autunnali al Maggio Musicale, con direttori e interpreti noti al grande pubblico, che si alternano ogni fine settimana, da venerdì 5 ottobre a sabato 10 novembre 2012, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino per concerti che hanno luogo al Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze: Omer Meir Wellber e Khatia Buniatishvili (5 e 7 ottobre), Ryan McAdams e Angela Brower (12 e 14 ottobre), ed ancora Pietari Inkinnen, Salvatore Accardo e Laura Claycomb (19 e 21 ottobre), Juraj Valčuha e Evgeni Bozhanov (26 e 28 ottobre), Tomas Netopil, Andrea Dankova, Suren Maksutov e Daniel Schmutzhard (3 e 4 novembre), per terminare con Zubin Mehta, Direttore Principale dal 1985, impegnato nella tanto attesa e rara La Sinfonia n. 2 in do minore di Gustav Mahler, meglio nota come Resurrezione (9 e 10 novembre).
Il primo appuntamento mette ancora in evidenza la propensione ad abbinare tradizione e innovazione, il repertorio classico unito a composizioni contemporanee, secondo un gusto caro e praticato dal Teatro del Maggio fin dalle sue origini: la prima esecuzione assoluta di Invisible Acropolis, espressamente commissionata a Carlo Boccadoro (Macerata 1967), è ad incipit del programma, seguita dal Concerto n. 1 in do maggiore op. 15 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven (composto fra 1795 e il 1798), interpretato dalla giovane promessa georgiana Khatia Buniatishvili (classe 1987), diretta da Omer Meir Wellber (classe 1981), già assistente di Daniel Barenboim dal 2008 al 2010, Direttore Musicale al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia: due giovani musicisti, già affermati che propongono l’autore tedesco in due composizioni, che rivelano classicità e romanticismo, solennità e modernità fra Sette e Ottocento.
La seconda parte del concerto è dedicata alla Messa in do maggiore op. 86 per soli, coro e orchestra,  composta da Beethoven nel 1807, affidata ai solisti di canto dell’Accademia della Scala (Ludmilla Bauerfeldt, Shin Je Bang, Jaeyoon Jung, Filippo Polinelli).
Ricordiamo che riprende l’appuntamento che precede il concerto della domenica: una guida all’ascolto, nella medesima sede del concerto (Nuovo Teatro dell'Opera), domenica 7 ottobre, ore 15.45 (ingresso libero fino ad esaurimento posti).