giovedì 25 luglio 2013

Daniel Cohen chiude il Maggio d'Estate a Pitti

Sabato 27 luglio, alle ore 21.30 nel Cortile dell'Ammannati di Palazzo Pitti, con il quarto e ultimo appuntamento sinfonico della rassegna Il Maggio d’Estate si chiude la stagione estiva del Maggio Musicale Fiorentino, con un programma interamente dedicato ad alcune fra le pagine più suggestive e popolari della musica russa e boema, ad iniziare dall’ouverture dal Russlan e Ludmilla di Mikhail Glinka, per proseguire con La grande Pasqua russa op. 36 di Nicolaj Rimskij-Korsakov e le celebri e universalmente note Danze Polovesiane, tratte dal Principe Igor di Aleksandr Borodin, per terminare con la Sinfonia n. 8 in sol maggiore op. 88 del boemo Antonín Dvořák.
Si tratta di capolavori fra i più apprezzati ed eseguiti in tutto il mondo, pagine di grande raffinatezza e impatto, che non lasciarono l’Europa indifferente di fronte alle imponenti architetture sonore, e alle suggestioni, ora festose, ora melanconiche che emergeranno, in quest’occasione, definite con un’ampia tavolozza di colori e nuances dalla bacchetta del giovane Daniel Cohen (già assistente di Daniel Barenboim alla West Eastern Divan Orchestra), sul podio dei complessi artistici del Maggio Musicale Fiorentino.

martedì 16 luglio 2013

Orfeo e il can can nel Cortile di Palazzo Pitti

Era il 1984, e un altro Orfeo, quello di Claudio Monteverdi rielaborato da Luciano Berio, veniva allestito dal Maggio Musicale Fiorentino a Palazzo Pitti, con la regia di Pier Luigi Pizzi. Berio, Responsabile Artistico in quell’anno, dedicò molta attenzione al mito di Orfeo, e dopo aver riproposto edizioni e versioni filologicamente attente, volle, nella produzione a Pitti, presentare un testo rielaborato in maniera sperimentale, per uno spettacolo popolare, all'aria aperta, in cui il pubblico potesse partecipare da coprotagonista.
A distanza di quasi 30 anni, il Maggio Musicale Fiorentino ritorna nel Cortile dell'Ammannati con un’opera e propone, non a caso, per sei recite (da venerdì 19 luglio a giovedì 25 luglio) un altro Orfeo, quasi a voler creare un impalpabile legame con quella lontana edizione del 1984.
Il viaggio di Orfeo agli Inferi è qui narrato con un taglio più irriverente e satirico, messo in musica da Jacques Offenbach per un’operetta in due atti, su libretto di Hector Crèmieux e Ludovic Halèvy, composta nel 1858 ed eseguita in quell’anno ai Bouffes Parisien di Parigi.
È la prima volta che il titolo di Offenbach va in scena nella programmazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che ha scelto di affidare la direzione al cinese Xu Zhong, la regia a Marco Carniti (con scene di Carlo Centolavigna e costumi di Maria Filippi), che, nell’interpretare in chiave moderna libretto e trama, coinvolge tutti i complessi artistici del Maggio Musicale (Coro, Orchestra, MaggioDanza), in un allestimento assolutamente contemporaneo, dove l’ironia del testo viene mantenuta e attualizzata, ed il vero inferno scaturisce dalla “mancanza di lavoro, dalla fragilità del quotidiano, dall’insicurezza del sistema economico, dall’impotenza di fronte alla confusione di una società da riorganizzare”, come afferma lo stesso Carniti nelle note di sala.
Canteranno Roberto Covatta, Leonardo Galeazzi, Blagoj Nacoski, Antonio Pannunzio, Saverio Bambi, Simone Alberti, Marina Bucciarelli, Romina Casucci, Irene Favro, Arianna Donadelli, Romina Tomasoni e Irene Molinari.
Lo spettacolo, che viene eseguito in lingua italiana, è imperdibile, non solo per la rarità con cui viene proposto nei cartelloni italiani, per la piacevolezza e quel senso di leggerezza che emerge dallo stile di Jacques Offenbach, esponente di quel clima parigino assolutamente irriverente e rivoluzionario di metà Ottocento, ma anche per il celebre galop, che all’epoca rese famoso il titolo, ovvero il momento di can can (qui coreografato da Paolo Arcangeli) dove le ballerine alzavano le sottane al ritmo di musica, lasciando intravvedere gambe, mutandoni e guêpières.
Si tratta di una nuova produzione realizzata in collaborazione con Maggio Fiorentino Formazione.
Un particolare ringraziamento va a Cristina Acidini, Soprintendente della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e a Mauro Linari, Direttore Ufficio Parchi e Giardini del Polo Museale Fiorentino.

giovedì 11 luglio 2013

Nel Chiostro di Ognissanti il Coro del Maggio

Nel Chiostro di Ognissanti, uno dei più antichi e suggestivi della città di Firenze, a pochi passi dall’Ospedale vecchio di San Giovanni di Dio, dalla dimora dei Vespucci, dalla Chiesa di Ognissanti, dove albergano i celebri dipinti di Domenico Bigordi, detto il Ghirlandaio e di Sandro Botticelli, il Coro del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Lorenzo Fratini, accompagnato al pianoforte da Andrea Secchi con il soprano solista Sarina Rausa, si esibisce martedì 16 luglio alle ore 19.30, in un programma che affronta il repertorio romantico con il Mirjams Siegesgesang (Canto della vittoria di Mirjam) di Franz Schubert e i Vier Quartette op. 92 di Johannes Brahms per terminare con alcuni Péchés de vieillesse, ovvero Peccati di vecchiaia (La fede, La speranza, La carità, Quartetto pastorale, I gondolieri, Il carnevale, La passeggiata), risalenti al periodo parigino di Gioachino Rossini.
L’arte rinascimentale fiorentina si sposa con la musica romantica, tedesca e italiana, in un appuntamento che rientra nei concerti dedicati agli 80 anni dalla fondazione del Coro del Maggio Musicale Fiorentino.
Dalle ore 18.00 di martedì 16 luglio, i possessori del biglietto per il concerto potranno visitare il Cenacolo, con l'affresco dell'Ultima Cena dipinto da Domenico Ghirlandaio nel 1488.
L'apertura straordinaria è resa possibile grazie alla collaborazione con l'Associazione Borgo Ognissanti.

mercoledì 10 luglio 2013

L'Orchestra del Vietnam al Teatro Comunale

Per celebrare i 40 anni di relazioni diplomatiche fra l’Italia e il Vietnam, l’Ambasciata del Vietnam in Italia offre alla Città di Firenze il concerto in programma al Teatro Comunale, giovedì 11 luglio alle ore 20.30, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale del Vietnam, diretta da Honna Tetsuji, e il violinista Bui Cong Duy, che si esibiranno in un programma interamente dedicato a Ludwig van Beethoven: verranno eseguiti il Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 61 e la Quinta Sinfonia in do minore op. 67.
 Il concerto è a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili in platea.

sabato 6 luglio 2013

MaggioDanza in Palazzo Pitti con ANIMA

Martedì 9 luglio, alle ore 21.30, per quattro recite, fino a sabato 13 luglio, a Palazzo Pitti va in scena ANIMA – Dance Triptych;  il Cortile dell’Ammannati si veste della musica di Paul Hindemith, Johann Sebastian Bach e Fryderyk Chopin, e su quello scorcio che prelude alla vastità e all’immensità del Giardino di Boboli, nell’armonia del luogo che fonde architettura, natura, musica e movimento, prenderanno vita le coreografie di George Balanchine, William Forythe, Giorgio Mancini, eseguite da MaggioDanza.
Un trittico che contempla due importanti creazioni internazionali, divenute di repertorio per il corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino: I quattro temperamenti e Steptext, cui si aggiunge una prima assoluta: A nima, nata da una precedente idea di Giorgio Mancini, attualmente alla guida del Corpo di Ballo, per Palazzo Strozzi, rivisitata per tutto l’organico di MaggioDanza: da un germoglio intimo, pensato inizialmente per pochi danzatori e per lo scrigno di via Tornabuoni, la coreografia rinasce sulla musica di Chopin, per un complesso più ampio di ballerini e per meglio adattarsi all’autorità e alla vastità del luogo. Biglietti a 15 Euro in vendita online, alla biglietteria del Teatro Comunale di Firenze e al punto vendita in Palazzo Pitti.

venerdì 5 luglio 2013

Tutto Verdi con Bignamini in Palazzo Pitti

Sabato 6 luglio 2013, alle ore 21.30, nel Cortile dell’Ammannati di Palazzo Pitti, il terzo appuntamento della rassegna Il Maggio d’Estate è interamente dedicato ad alcune fra le pagine più emozionanti e popolari del melodramma italiano: le sinfonie  di Giuseppe Verdi (Nabucco, Giovanna d’Arco, Luisa Miller) e Gioachino Rossini (Guglielmo Tell) si alternano ai cori verdiani, quelli che fra tutti suscitano ancor oggi una forte commozione, capaci di far riaffiorare una memoria collettiva, per aver infiammato gli animi del popolo italiano nel XIX secolo (Nabucco, I Lombardi alla prima crociata, Ernani, Macbeth, Il trovatore, Don Carlo). Sul podio dell'Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino un giovane direttore dalla brillante carriera, Jader Bignamini, apprezzato per la sua forte personalità interpretativa. Direttore associato dell’Orchestra Sinfonica LaVerdi di Milano, che ha guidato in numerosi concerti in sede ed in tournée in Russia, attivo sia in ambito concertistico che lirico, vanta già presenze in prestigiose istituzioni musicali italiane e straniere e nel prossimo autunno aprirà la Stagione sinfonica de LaVerdi e debutterà a Parma con Simon Boccanegra, inaugurando il Festival Verdi 2013. Biglietti a 15 Euro in vendita online, alla biglietteria del Teatro Comunale di Firenze e al punto vendita in Palazzo Pitti.

martedì 2 luglio 2013

Le musiche da Shakespeare in Palazzo Pitti

Mercoledì 3 luglio 2013, alle ore 21.30, a Palazzo Pitti, nel Cortile dell’Ammannati, il secondo appuntamento della rassegna Il Maggio d’Estate accoglie nella cinquecentesca cornice un concerto dell'Orchestra e del Coro del Maggio diretti da Yoram David con la voce solista del soprano Valeria Esposito, dedicato nella prima parte al melodramma da Vincenzo Bellini (I Capuleti e i Montecchi) a Charles Gounod (Roméo et Juliette), attraverso tre capolavori verdiani (Macbeth, Falstaff e Otello) per terminare con le musiche di scena per il Sogno di una notte di mezza estate del tedesco Felix Mendelssohn, in cui si esibirà anche il soprano Tiziana Bellavista. Tuttti brani che hanno alle spalle lavori teatrali di William Shakespeare.
Un’occasione imperdibile per apprezzare le sonorità dei complessi artistici del Maggio Musicale Fiorentino, in una cornice che fonde arte, bellezza e architettura, e per esito acustico offre alla musica uno fra scenario più suggestivi ed ideali.